martedì 5 settembre 2017

Il Fatto 5.9.17
Buondì, l’asteroide ha colpito il bersaglio
di Nanni Delbecchi

Bei tempi quelli della caccia alle streghe; bastava tenersi alla larga dai comunisti e tutto era risolto. Oggi ogni giorno ce n’è una nuova, l’ultima è la caccia al Buondì Motta. Vade retro, Buondì. E tutto per colpa del suo ultimo spot pubblicitario. Una bambina, che da come parla deve avere preso lezioni di storytelling alla Leopolda, chiede alla mamma “una merenda che possa coniugare la mia voglia di leggerezza e golosità” (tipo voucher). “Una merenda così non esiste”, risponde la mamma, più salviniana. “Che possa colpirmi un asteroide, se esiste”. L’asteroide, premuroso, le piomba all’istante sulla testa, e nello spot successivo la stessa sorte tocca al papà (le famose Quote Asteroide che tutti sogniamo). Finalmente un’idea divertente e impertinente. Ma siccome la mamma degli indignati è sempre incinta, si è aperta la caccia al Buondì. “Non avete pensato che un bambino potrebbe impressionarsi?”. E facciamoli impressionare: non si vive di soli Minions. Ma poi, non avete pensato che un bambino potrebbe imparare a ridere, e magari ricordarlo agli adulti? Ce ne sarebbe un gran bisogno, in un’epoca in cui il tribunale del web insegue la dittatura del politicamente corretto e il senso dell’ironia si va esaurendo più del pack antartico. Altrimenti balzerebbe subito agli occhi come lo spot sia una riuscita irrisione dei luoghi comuni della pubblicità televisiva, al suo oceano di melassa, mulini bianchi e galline Rosita. Complimenti all’asteroide. Non poteva mirare meglio.