lunedì 4 settembre 2017

Il Fatto 4.9.17
Regno Unito “invaso” dalle scuole islamiche
Gli istituti religiosi privati, finanziati dallo Stato, hanno migliorato la preparazione degli alunni aumentando però il rischio di segregazione
di Marco Lillo


La prima scuola superiore privata (nella categoria free school) in Gran Bretagna per i miglioramenti ottenuti dai suoi alunni è la Tighs, cioé la Tauheedul Islam Girls' High School. La scuola femminile islamica di Blackburn per ragazzine da 11 a 18 anni supera di poco l'omonima scuola maschile che figura al terzo posto nella classifica: la Tibhs (Tauheedul Islam Boys' High School). Blackburn, 107 mila abitanti, è una cittadina del Lancashire, impoverita dalla deindustrializzazione, dove gli islamici raggiungono il 36% e ci sono 45 moschee. Nel 2010 è stata inaugurata la più grande moschea della zona, una delle più grandi di Inghilterra: la Masjid-e-Tauheedul, costruita grazie a una donazione di un milione e mezzo di sterline dell'emiro del Qatar, sponsorizzata da una lettera di raccomandazione scritta dal deputato laburista di Blackburn, Jack Straw che aveva usufruito nel 2007 di un viaggio gratis con la moglie per 4 giorni in Qatar, offerto dall'emiro. Straw nel frattempo ha cambiato posizione e ora è critico verso le nuove moschee ma allora era stato criticato perché avrebbe ottenuto il voto della popolazione islamica dopo quell'intervento sull'emiro. Gli islamici di Blackburn sono in larga parte indiani e pakistani. In alcuni quartieri superano il 70 per cento e le vendite di burqa sono in aumento. Le due scuole private in testa alla classifica nazionale per i miglioramenti didattici sorgono nella città dove – secondo i quotidiani britannici – è più forte la segregazione razziale e dove più della metà dei neonati sono figli di musulmani. Blackburn è l'avanguardia di un movimento scolastico più vasto. Le scuole sono di proprietà del Tet (Taheedul Educational Trust), che oggi controlla 18 scuole nel regno Unito (era una sola nel 2012) e punta a crescere nei prossimi 5 anni con lo stesso ritmo per insegnare a decine di migliaia di ragazzi nelle zone più povere del paese i precetti della religione islamica e – sostiene il Trust – anche "il rispetto dei valori britannici". Il Sunday Times del 20 agosto, e prima ancora il Guardian, hanno dato rilievo ai risultati del test denominato "Progress8", che dimostra appunto i progressi degli alunni delle scuole, tenendo conto però del loro livello all'inizio del corso, in modo da apprezzare l'efficacia della scuola in rapporto al punto di partenza dello studente. Il servizio del Sunday Times però non era dedicato ai risultati prodigiosi delle due scuole islamiche in testa o ai rischi i di una maggiore segregazione. Il pezzo principale era dedicato alla ricerca del New School Network (Nsn), cioé l'associazione delle new free school create dai privati ma volute (e pagate) dal governo conservatore. Il titolo dello studio del Nsn è "The secret of succesfull school" e per il direttore del Nsn, Toby Young, "il segreto del successo delle scuole del Tahueedul Trust non è dovuto al fatto che gli studenti siano islamici ma che quelle scuole hanno abbracciato la filosofia delle più rigide grammar school britanniche". Per Young quindi i dati dimostrano che le scuole migliori per far studiare i ragazzi dei quartieri difficili non sono quelle progressiste ma quelle 'neo tradizionaliste' dove si obbligano gli studenti a indossare una divisa e a stare molte ore a scuola in un clima severo. Le due scuole islamiche di Blackburn, con il loro primo e terzo posto in graduatoria, sono messe dallo studio nel calderone delle 'neo tradizionaliste' per dimostrare che la ricetta pedagogica della destra funziona. Il direttore del Nsn, Toby Young, è associate editor del settimanale conservatore The Spectatored è un feroce critico di Corbyn, accusato da lui di essere "cieco di fronte al male del nazi-islamismo". Co-fondatore lui stesso di alcune free school nei quartieri bene di Londra è stato messo per il suo curriculum a capo del network delle free school . Il fatto che un tipo come Young brindi all'ottimo risultato delle scuole islamiche di Blackburn come a un successo dell'educazione neotradizionalista è un sintomo delle contraddizioni della Gran Bretagna multiculturale ma conservatrice di Theresa May. Grazie alle politiche della destra, da David Cameron a Theresa May, in pochi anni sono nate 450 scuole che nel 2020 si stima raddoppieranno fino a 900 scuole per 250 mila posti. Nelle nuove scuole private, nate dal basso grazie ai soldi pubblici, c'è di tutto: dall'insegnamento in mandarino alla scuola della squadra di rugby dei Saracens fino all'istituto d'arte di Liverpool patrocinato da Paul McCartney. Molte nascono promettendo ai più poveri una chance di entrare nelle università più prestigiose e non prevedono i test di ammissione che penalizzano i ragazzi più poveri. Mentre il leader labourista Jeremy Corbyn punta a ribaltare la situazione rimettendo al centro la scuola pubblica, il rapporto del Nsn esalta i risultati delle new free school e non vede nulla di male nell'aumento della forza didattica e finanziaria delle scuole islamiche. Eppure il vero fenomeno è proprio il successo delle scuole islamiche di Blackburn all'ultimo esame Gcse (General certificate of secondary education) che testa la preparazione all'età di 16 anni. L'81 per cento delle ragazze ha preso voti molto alti (dal massimo di 9 a 5) in Inglese e Matematica. Nessuna new free school inoltre ha fatto un balzo in avanti dall'inizio alla fine del corso paragonabile a quello fotografato dal test 'Progress8' nel 2016 per le ragazze della TIGHS. Subito dopo c'è la Steiner Academy di Hereford, seconda. Mentre al terzo posto ci sono i maschi della Tibhs, la scuola islamica di Blackburn. Il cambio epocale è stato favorito dallo Stato. Le entrate del Tauheedul Educational Trust salgono da zero a 97 milioni di sterline dal 2012 al 2016 e i fondi sono di provenienza pubblica al 99%. Grazie allo Stato il Tet cresce nelle zone più povere di Lancashire, West Manchester, Midlands, Londra e West Yorkshire e oggi controlla 15 scuole islamiche e tre non confessionali. Le spese del Trust si sono fermate a meno di 31 milioni. Restano così 66 milioni di sterline, da aggiungere all'avanzo degli anni precedenti. Il Trust ora può contare su un tesoretto di 150 milioni di sterline per sviluppare le sue scuole. Nel 2016 sono partite tre nuove scuole private islamiche e due Academy, non islamiche. Il Trust è diventato un colosso da 650 dipendenti, con un corpo docente di 400 persone. I manager non si trattano male. Il presidente del Trust, Hamid Patel, incassa 200 mila sterline all'anno e altri 17 manager guadagnano più di 70 mila sterline. La crescita è esponenziale. La prima High School è stata quella femminile di Blackburn, nata nel 1984, che oggi vanta 800 studentesse. Nel 2012 parte la versione per maschi: 700 studenti. Nel 2013 apre a Londra la scuola elementare islamica nel borgo londinese di Hackney per 630 alunni. A settembre 2014 tocca alla scuola maschile (800 posti) a Bolton e poi a quella da 700 posti per le ragazze di Coventry. Nel 2015 apre a Birmingham un istituto per ragazzi da 11 a 18 anni per 700 posti; a settembre 2017 tocca alla Eden Boys Academy for leadership a Manchester per altri 800 posti e alla versione femminile per altri 800 posti. E ancora, la Eden per i ragazzi islamici di Preston da 800 posti e la Eden per le ragazze a Slough per altri 800 posti. Non è finita: a Birmigham aprirà un'altra Eden Boy Academy for leadership per 800 persone. Più le scuole primarie di Manchester, Birmigham, Blackburn, Hackney, da 630 posti ciascuna, più quelle di Preston e Bolton da 420 posti l'una. Tutte scuole islamiche in zone povere ad alta densità di islamici spesso asiatici. In teoria il 50% dei posti sarebbero riservati a chi non è di fede islamica ma non deve sorprendere che nessuna ragazza laica o cristiana faccia domanda visto che quando si clicca sulla sezione 'inclusion' del sito si vedono solo facce velate e felici in divisa scura. Alle faith school si aggiungono poi le quattro Academy della divisione non confessionale, acquisite da poco (la più famosa è la Tong Lee di Bradford dove ha studiato l'ex cantante della band One direction, Zayn Malik) per un totale di 5 mila e 200 studenti. Nel 2014 la trasmissione Dispatches di Channel 4 dedicò un servizio alle scuole islamiche, comprese quelle del Tet di Blackburn. Un giornalista sotto copertura riuscì a catturare alcune immagini di insegnanti che chiedevano alle ragazze di non applaudire e di non ascoltare musica. Inoltre si mostrava un religioso, invitato a tenere una conferenza alla scuola, che in altra sede aveva attaccato duramente i gay. Ne seguirono ispezioni alle scuole del Trust. Secondo l'ente di controllo pubblico, Ofsted, però tutto filava liscio. Nei report degli ispettori Ofsted si legge che il 70% degli studenti sono di origine indiana e il restante 30% pakistana. Molti parlano l'inglese come seconda lingua. Un dato che rende ancora più interessanti i risultati didattici. Le ragazzine di Blackburn dicevano di essere felici di indossare le loro uniformi nere che includono il velo. Tutti gli alunni sono consapevoli dell'esistenza di altre fedi e nella scuola primaria di Hackney addirittura gli studenti ascoltano conferenze di un rabbino o di un'insegnante cattolica. Channel 4 pubblicò i rapporti positivi sul sito e la cosa finì lì. Il servizio televisivo però segnalava i rischi di quella segregazione culturale già denunciata dai sindacati degli insegnati nel 2011 e poneva dubbi che restano tuttora sul tavolo. Tre anni dopo le scuole del Tet sono cresciute e sono destinate a diventare una fucina di islamici dotti ma divisi dal resto della società. La segregazione culturale volontaria non comporta la perdita di occasioni e nozioni ma sembra invece una scelta consapevole e persino redditizia dal punto di vista didattico ed economico. Resta una grande domanda all'orizzonte: i ragazzi e le ragazze del Trust, così fieri della loro formazione islamica, come si comporteranno da adulti? Gli anni nelle scuole islamiche finanziate dallo Stato hanno migliorato la loro preparazione ma hanno favorito o reso più difficile l'integrazione? Un segnale positivo viene dal sito della scuola maschile di Blackburn. Quando il 24 agosto escono gli ottimi risultati degli alunni islamici al test nazionale Gcse, l'alunno modello Umair Patel, con il massimo dei voti in inglese e letteratura, dichiara: "Ora andrò a studiare chimica, biologia e sport al College Cardinale Newman". Così il miglior studente islamico andrà nel miglior college cattolico della zona intitolato a un cardinale che diceva: "Molti pensano di essere diversi dagli altri ma quello che accade è che non hanno abbastanza capacità di parlarsi gli uni con gli altri".