Corriere 7.9.17
Morto il cardinale Caffarra, tra i critici di Francesco
Alla guida della diocesi di Bologna fino al 2015, non condivideva le aperture ai divorziati risposati
di Luigi Accattoli
CITTÀ
DEL VATICANO È morto ieri il cardinale Carlo Caffarra: 79 anni,
parmense di nascita, arcivescovo di Bologna dal 2004 al 2015. Era uno
dei quattro cardinali che avevano criticato il documento di papa
Bergoglio «Amoris laetitia», ritenendolo in contrasto con la dottrina
cattolica sul matrimonio. Soffriva da anni di gravi malanni intestinali
che si erano aggravati nei giorni scorsi.
Tra i quattro cardinali
critici del Papa, Caffarra aveva un ruolo di portavoce che aveva svolto
con interviste e scrivendo a nome degli altri una lettera al Papa, lo
scorso 25 aprile, con la quale chiedeva un incontro. Ma come Francesco
non aveva risposto alla lettera collettiva inviata dai quattro un anno
addietro, così pare che non abbia risposto neanche al rilancio
caffarriano.
Ora i quattro cardinali dei «dubia» (così avevano
definito, in latino, le cinque obiezioni che avevano mosso al Papa) sono
ridotti a due: il tedesco Brandmüller e lo statunitense Burke, essendo
già morto in luglio il tedesco Meisner.
Per chi frequentava
Caffarra, persona timida e lontana da atteggiamenti di battaglia, il
ruolo di capofila dei critici del Papa da lui assunto negli ultimi tre
anni è stato una sorpresa. Si ribellava vivacemente a chi segnalava quel
ruolo: «Sono nato papista, sono vissuto da papista e voglio morire da
papista», disse in un’intervista.
Molti erano i segni del suo
progressivo avvicinamento al mondo tradizionalista, a partire dal
linguaggio dei rari interventi pubblici, mirato ultimamente a denunciare
la «gravità» del tempo attuale. Il 16 settembre avrebbe dovuto
pre-siedere una celebrazione nella Basilica Vaticana per il decennale
della liberalizzazione della messa in latino e secondo il vecchio rito.
Nella
reazione critica alle aperture di Francesco ai divorziati risposati era
guidato dall’ammirazione per le posizioni tenute in quella materia da
Papa Wojtyla, che aveva anche contribuito a definire e divulgare.
Giovanni Paolo II nel 1980 l’aveva chiamato a fondare e presiedere il
«Pontificio Istituto per gli studi su matrimonio e famiglia». Incarico
che aveva lasciato nel 1995, andando arcivescovo a Ferrara.