martedì 4 luglio 2017

Repubblica 4.7.17
Da Ipazia a Anna Politkovskaja È boom editoriale per le biografie al femminile destinate ai ragazzi e che fanno ricorso con successo al crowdfunding
Il coraggio delle donne raccontato ai più piccoli
di Claudia Morgoglione

C’è chi le chiama cattive ragazze. Chi preferisce definirle bambine ribelli. Chi le vede come donne guerriere. E chi le considera disobbedienti, nel senso gandhiano della parola. Figure femminili forti, di ogni tempo e di ogni epoca: da Ipazia ad Anna Politkovskaja, da Frida Kahlo a Rosa Parks. Tutte sono realmente esistite. Tutte hanno fatto la differenza. E tutte si ritrovano, adesso, al centro di un genere in grande ascesa, nella letteratura per giovanissimi: le raccolte di racconti ispirati alle loro biografie. Una non fiction rigorosamente vietata ai maggiori, intelligente nell’approccio
e femminista nei contenuti, che accomuna titoli diversi per stile, prezzo, autori, marchi. Candidata a diventare la nuova educazione civica, politica, sentimentale delle teenager. E non solo.
Il caso più eclatante è Storie della buonanotte per bambine
ribelli delle italiane trapiantate in California Francesca Cavallo ed Elena Favilli, pubblicato da Mondadori. Libro più finanziato dal crowdfunding di sempre (un milione e 300 mila dollari) e raro fenomeno editoriale, con le sue 300 mila copie vendute in Italia in quattro mesi e una permanenza ininterrotta nella top ten. La ricetta vincente è il mix tra passaparola internettiano, potenza delle cento biografie raccontate — artiste, scienziate, sportive — e confezione ricca. Per la casa editrice, un colpaccio. «Io già conoscevo e seguivo il lavoro di Elena e Francesca, le app per bambini che creano con la loro società Timbuktu Labs», ricorda Marta Mazza, editor di Mondadori Ragazzi che ha curato il volume, «così quando è arrivato il momento, eravamo pronti a fare l’offerta». E ora è partita la gara per il sequel: «Le due autrici hanno lanciato sulla piattaforma Kickstarter la raccolta fondi per il prossimo volume, con altre cento protagoniste», conclude Mazza, «e speriamo di acquisirne i diritti anche stavolta».
Ma ci sono altri grandi marchi che scommettono sulle biografie femminili, come modello alternativo alle principesse e dintorni. Ad esempio Einaudi Ragazzi — già artefice di una grande collana “dalla parte delle bambine”, Le Sirene, a partire dal 2002 — ora pubblica Le donne son guerriere — 26 ribelli che hanno cambiato il mondo degli spagnoli Irene Cívico e Sergio Parra, con le belle illustrazioni di Núria Aparicio; e Io dico No! Storie di eroica disobbedienza di Daniele Aristarco: 35 racconti di vite, anche maschili, in cui però le donne — dalla madri di Plaza de Mayo a Malala — spiccano per coraggio e determinazione. «Lavoro da sempre con i giovanissimi, come insegnante e poi nei laboratori teatrali», rivela Aristarco, «e negli anni ho scoperto che leggendo non cercano solo intrattenimento o informazioni utili, ma anche un’idea di futuro possibile». Da qui la sua scelta di scrivere testi capaci di fare vibrare questa corda: «Le donne sono senza dubbio i soggetti più interessanti», prosegue lo scrittore, che sta già lavorando su una nuova raccolta, «perché hanno una percezione più acuta della giustizia: la loro voce riesce a catturare anche gli adolescenti maschi».
Ed è proprio qui un nodo cru- ciale: la letteratura delle bambine ribelli aspira a diventare una forma di educazione civica per lui come per lei. Lo conferma Enrico Racca, che nel suo doppio ruolo di direttore editoriale del Battello a vapore Piemme e di Mondadori Ragazzi può contare su un osservatorio molto vasto: «È vero, questo tipo di storie piace anche ai ragazzi. Così come agli adulti, che spesso comprano i libri per loro stessi, e non solo per figli o nipoti. Ma se nelle nostre collane ci sono, da sempre, tante eroine femminili, realmente esistite o di finzione, è anche perché nel settore bambini e teenager c’è una prevalenza di editor donna, bravissime, che portano nel nostro mondo la loro sensibilità ».
Questo spiega l’orientamento di chi i libri li seleziona e li pubblica. Ma dal punto di vista dei lettori, libri del genere vengono sempre “imposti” da genitori o insegnanti? «Assolutamente no», prosegue Racca, «anzi, più si sale con l’età dei ragazzini, più l’adulto conta poco nelle scelte. Sono prodotti accattivanti, mai noiosi. E che dal punto di vista dei contenuti arrivano al momento giusto: nel raccontare a 360 gradi il coraggio di essere donne assecondano lo spirito del tempo, colmano un vuoto». Non a caso, il 12 settembre Il Battello a vapore farà uscire Noi cuori ribelli di Daniela Palumbo, focus su sette grandi donne (tra cui Alda Merini, Franca Rame, Margherita Hack) concepito prima delle Storie della buonanotte Mondadori.
Non solo big, però: la piccola editoria per ragazzi, che spesso e volentieri sforna prodotti di eccellenza, anche stavolta non sta a guardare. Come dimostra uno dei marchi più attivi, Sinnos, che da qualche anno fa girare — soprattutto tra gli studenti — Cattive ragazze, graphic novel firmata Assia Petricelli e Sergio Riccardi: quindici biografie per immagini, dalla rivoluzionaria francese Olympe de Gouges all’italiana Franca Viola che rifiutò la pratica del matrimonio riparatore. Tra pochi giorni il volume esce in una nuova edizione, a colori: «Nel nostro piccolo, un grande successo », racconta Della Passarelli, numero uno di Sinnos, «e il perché l’ho capito girando tante scuole, da Alcamo a Torino, con una tappa nel carcere di Saluzzo in provincia di Cuneo, con detenuti maschi: raccontiamo grandi donne, ma in controluce anche i grandi uomini che sono stati capaci di stare loro vicini». Il bilancio di questi tour, poi, è di quelli che allargano il cuore: «Ho visto con i miei occhi come, grazie a libri come il nostro, le lavagne delle scuole si sono riempite delle storie di tante altre cattive ragazze, diverse dalle nostre quindici. Una scoperta continua». Dalla lettura alla partecipazione attiva: questo sì che è un circolo virtuoso.