Repubblica 13.7.17
Dem e scissionisti si contendono date e militanti, ma sono lontani i numeri di un tempo
Feste dell’Unità, allarme volontari Mdp organizza i contro-meeting
di Giovanna Casadio
ROMA.
Il compagno Pierangelo ricorda i giorni di ferie dedicati a cucinare
pesce per la Festa dell’Unità di Ravenna: «Centinaia di giorni… dal 1974
all’estate scorsa». Ha funzionato così la “fede rossa” dei volontari
delle Feste dell’Unità, che ne hanno viste tante, dal Pci con le
bandiere falce e martello al Pds e ai Ds fino al nuovo mondo del Pd. Ma
Pierangelo e i volontari dello stand del pesce – una settantina per
pulire, cucinare, servire ai tavoli - ora sono andati via loro. Migrati
nella neo ditta di Pierluigi Bersani, Mdp. E quindi alla Festa di
Ravenna lo stand del pesce, che ne era il fiore all’occhiello, dopo 42
anni non ci sarà. «C’era stato un abboccamento per dare la nostra
disponibilità a collaborare lo stesso – racconta Pierangelo Orselli – ma
non se n’è fatto nulla ».
Forse bisognerà rassegnarsi: non ci
saranno più le Feste dell’Unità di una volta con tutto quello che sta
succedendo a sinistra, scissioni e disamore. Dal Nazareno, la sede
nazionale del Pd, minimizzano. Rimandano all’app Bob, dove sono stati
già caricati i programmi delle Feste in preparazione: centinaia. Un po’
di meno rispetto al passato, è vero. Ma invitano a fare il bilancio a
consuntivo e chiamano tutti a raccolta a Imola dove dal 9 al 24
settembre si tiene la Festa nazionale. Ammettono che un problema di
volontari c’è. «Per via dell’invecchiamento », osserva la segretaria dem
modenese, Lucia Bursi. Le fa eco Andrea Costa, il segretario di Reggio
Emilia: «Festa Reggio è una cosa particolare e questo la mette al riparo
dalla dinamiche politiche, raccoglie molti volontari non tesserati». E
tuttavia anche nella roccaforte rossa, a Bologna, in attesa della Festa
cittadina, sono le tradizionali Feste nelle case del popolo e nei
quartieri ad essere in sofferenza. Tra giugno e luglio sono saltate. O
ridotte a week end di dibattito più cena di autofinanziamento. Accade a
Borgo Panigale e nella zona Reno-porto-Saragozza. É proprio l’unica
costante, quella che non cambiava mai, i compagni volontari che montano e
smontano, servono e cucinano a vacillare adesso, conseguenza degli
smottamenti a sinistra.
Un caso a sé è Fiano Romano. Nel paese
della famiglia Ferilli, il sindaco Ottorino, che per la cronaca è cugino
dell’attrice Sabrina, ha lasciato il Pd con un centinaio di altri
iscritti. Sempre verso Mdp. Morale: organizzeranno la Festa della Buona
politica, una tre giorni l’8, il 9 e il 10 settembre. «Da bambino
avevamo qui le grandi Feste dell’Unità, nell’ultimo periodo sempre più
ridotte ma ora vediamo se possiamo restituire entusiasmo e
partecipazione », spera il sindaco Ferilli.
E infatti in
quest’estate 2017 c’è anche il derby delle Feste: quelle del Pd e quelle
di Mdp. Da un lato le Feste che si chiamano sempre dell’Unità - anche
se il giornale è di nuovo chiuso e i giornalisti hanno intimato con un
comunicato di cambiare nome -, dall’altro le Feste del Lavoro dei
demoprogressisti. Già fissate a Varese, Brescia, Pavia, a Sesto San
Giovanni, a Padova, a Lecce, a Napoli centro, a Marina di Massa, a Pisa e
pure a Firenze a settembre, incrociandosi con la Festa dell’Unità,
stesso mese.
A braccio di ferro del resto si è fatto a Settimo
Torinese, dove i dem e i demoprogressisti si sono contesi location e
data. Fino a trovare l’intesa: 15 giorni per gli uni e altrettanti per
gli altri. Esistono pochi casi di buona parentela, invitando ai
dibattiti i fuoriusciti dem. A Civitella Val di Chiana Festa dell’Unità
con l’Mdp Francesco Laforgia; a Padova forse Ruzzante e Zanonato. E in
Lombardia il segretario Alessandro Alfieri spiega che “ci si ritrova
tutti insieme, anche con Possibile di Civati».