il manifesto 8.7.17
«Aiutiamoli a casa loro». E la Lega di Salvini finì per copiare il Pd di Renzi
di Roberto Ciccarelli, Massimo Franchi
Clamoroso
autogol mediatico del Pd. Una «card» riprendeva una frase contenuta nel
libro di Matteo Renzi sui migranti da aiutare «davvero a casa loro». Le
inviperite reazioni social («Ma siete come la Lega!», le più educate)
hanno portato a cancellare il post. Ma la frittata ormai era fatta. E lo
stesso consulente social di Matteo Salvini (Luca Morisi) ne ha
approfittato rilanciando con la versione firmata dalla Lega: «Scegli
l’originale». Renzi poi ha cercato di metterci una pezza in un post
successivo intitolato «Lotta alla superficialità». Con poco successo.
Tanto che perfino Enrico Mentana in un post su facebook intitolato “Il
caso Mattei” ha stigmatizzato questo comune sentire tra i due leader del
Pd e Lega accomunati dallo stesso nome. Il tutto mentre su twitter il
trend topic più in voga era #renzirispondi lanciato dal Movimento 5
Stelle per accusare Renzi di posizioni troppo morbide sull’immigrazione.
A questo campionato di chi supera a destra la destra ha partecipato
anche Forza Italia: “Diffidate dalle imitazioni” è stato scritto
sull’account twitter del partito. E ora, cosa farà Renzi con il suo
libro? Lo ritirerà dalle librerie, nel disperato tentativo di correggere
il disastroso passaggio xenofobo, oppure lascerà le bozze al suo
editore percorrendo la strada fotografata sulla copertina verso la
leghizzazione completa del Partito Democratico? Con questa uscita il
segretario del Pd ha voluto celebrare la fine del rapporto della
“sinistra” “con la logica buonista e terzomondista per cui noi abbiamo
il dovere di accogliere tutti quelli che stanno peggio di noi”.