Il Fatto 7.7.17
La Rai fa di tutto e di più per bloccare la Gabanelli
L’ex
conduttrice di “Report” è pronta a partire con una squadra per
rilanciare il servizio pubblico sul web, ma gli ostacoli sono tanti:
dalla presidente Maggioni a un pezzo di Cda
di Gianluca Roselli
In
questi giorni sulla Rai a tenere banco è la vicenda del super contratto
di Fabio Fazio. Mentre su un altro campione di Viale Mazzini, anzi una
campionessa, è scesa una coltre di silenzio. Parliamo di Milena
Gabanelli, che lo scorso gennaio dall’ex dg Campo Dall’Orto ha ricevuto
l’incarico di mettere in piedi e guidare la nuova testata web della tv
pubblica.
Rai24 il nome del portale che dovrebbe rilanciare Viale
Mazzini in un settore dove galleggia da anni nella parte bassa della
classifica. “Digital first”, del resto, era uno degli slogan preferiti
dell’ex dg. Gabanelli in questi mesi si è messa al lavoro, con una
squadra che a pieno regime conterà 88 giornalisti, divisi su turni.
Tutto è pronto: la grafica, i tecnici, il settore del data journalism,
l’embrione del team, la parte video. Doveva partire a maggio, poi a
giugno, poi il rinvio a luglio. Invece il progetto è congelato, fermo,
in stand by. Tanto che la stessa Gabanelli ha iniziato a manifestare
segni di nervosismo. “Il progetto non piace alla presidente Maggioni. Mi
diano qualche segnale perché, se lo bloccano, io me ne vado”, aveva
detto in un’intervista a fine maggio, poco prima della bocciatura del
piano news di Campo Dall’Orto.
A più di un mese da quei fatti, e
con l’arrivo del nuovo dg Mario Orfeo, nulla sembra essere cambiato.
Rai24, infatti, si trova a un bivio: se il suo cammino viaggerà su una
corsia preferenziale rispetto al piano delle news, che ha tempi
medio-lunghi, allora potrebbe vedere la luce in autunno; se invece
resterà impantanata all’interno pacchetto informazione, entrando nel
gioco dei veti incrociati, allora è evidente l’intenzione di affossarla.
Dalle parole di Orfeo alla presentazione dei palinsesti a Milano, però,
non si intravedono corsie preferenziali. “Il progetto web è una
priorità”, si è limitato a dire il dg. Che poi ha rassicurato
telefonicamente la giornalista. “Non ti preoccupare, va’ avanti”, le ha
detto. Di più ne sapremo la prossima settimana, quando Orfeo e Gabanelli
si vedranno a quattr’occhi. Sta di fatto, però, che il progetto web a
Viale Mazzini conta diversi oppositori. Maggioni e alcuni consiglieri,
per esempio, sono fortemente critici verso la nascita di una nuova
testata (sarebbe la decima, anche se assorbirà Rainews.it). Oltretutto
senza un vero direttore, perché, per evitare di doversi far approvare la
nomina dal Cda, Campo Dall’Orto ha assunto Gabanelli come
vicedirettore. Poi è in atto una sorta di boicottaggio silenzioso da
parte di altre testate e tg, poco disponibili a privarsi di giornalisti
per cederli al web. Infine c’è qualcuno che rema contro pure sulla
persona. “La vicenda è stata gestita malissimo dall’inizio e il
risultato ora è che abbiamo una giornalista di serie A, una Formula 1
della Rai, costretta a stare ai box. Mi auguro che la situazione si
sblocchi presto”, osserva il dem Michele Anzaldi.
L’ex conduttrice
di Report nell’incontro previsto vorrà da Orfeo rassicurazioni sul
progetto e sui tempi. Ma la sensazione è che non resterà appesa per
altri sei mesi. “Il progetto web sarà una delle questioni che sottoporrò
al prossimo Cda. Gabanelli deve partire al più presto”, avverte Carlo
Freccero, “ma chiederò lumi anche sulle cifre degli altri contratti, a
partire da Vespa”. Intanto pure gli orfani di Gabanelli scalpitano
perché si sentono poco tutelati dall’azienda. “Avevamo chiesto di
tornare in onda la domenica sera, perché il lunedì ci penalizza in
termini di ascolti”, afferma Sigfrido Ranucci, costretto anche la
prossima stagione a vedersela contro le fiction migliori, a partire da
Montalbano. Stessa protesta da Riccardo Iacona, che ha chiesto alla Rai
di “difendere Presadiretta”.