Il Fatto 12.7.17
Occorre raccontare la storia: il Ventennio non è un’opinione
di Furio Colombo
Caro
Colombo, il caso del bagnino di Chioggia, che fa propaganda fascista
rabbiosa e pubblica, senza che nessuno lo denunci o si offenda, non è il
solo. L’Italia ormai è piena di zombie che fanno il saluto romano del
partito della morte, al minimo pretesto di esibirsi. Ma, tranne un solo
deputato, intorno a questo insulto che offende milioni di morti, c’è un
tranquillo e indifferente silenzio. Non eravamo il Paese nato dalla
Resistenza? Non siamo il Paese di tanti figli della Shoah?
Michele
La
lettera è impostata nel modo giusto. Fa schifo ma non meraviglia vedere
giovani che fanno il saluto romano come se sapessero che cosa stanno
facendo.
Fa ribrezzo, ma non è una sorpresa, la copertura delle
cabine di uno stabilimento balneare, di manifesti fascisti, organizzato
anche con ferocia (“se non vi va bene, manganello sui denti”) dal
mortuario bagnino di Chioggia. Ciò che stravolge e confonde è il
silenzio distorto e confuso del Paese, dove ci sono gruppi di sinistra
intenti a cacciare dalla manifestazione del 25 aprile, le bandiere della
Brigata Ebraica (volontari dell’ancora non nato Israele, che hanno
liberato, insieme ai partigiani, una parte del Nord italiano dai
nazifascisti). Ma non ci sono né adulti né giovani, né rappresentanti
eletti o responsabili delle istituzioni (prefetti) della magistratura o
della burocrazia, che siano finora intervenuti, anche per dovere di
legge, a fronteggiare l’enormità dell’offesa alla parte di Italia che ha
combattuto, ha pagato con moltissimi morti, e che ha vinto.
Occorre
ricordare che il solo parlamentare italiano intervenuto finora è
Emanuele Fiano, figlio di un non dimenticato sopravvissuto e testimone
di Auschwitz. Ma occorre ricordare anche l’intervento filo fascista di
Renato Brunetta, capo gruppo di Forza Italia, che non si è controllato
nel dire che, se te la prendi con il bagnino di Chioggia, allora te la
devi prendere anche con i comunisti, come se i comunisti (che non hanno
bagnini con la faccia di Stalin sulle cabine) avessero governato,
firmato le leggi razziali, mandato i soldati italiani a milioni a
morire, organizzato l’arresto, il trasporto e la consegna ai nazisti
degli ebrei italiani, morenti e neonati inclusi. I delitti del mondo
sono molti e tremendi, ma poiché il bagnino di Chioggia si occupa di
Mussolini, e il saluto romano dilaga fra le ex curve sud italiane,
Brunetta e affini non possono mettere in scena finta costernazione per
la cattiveria sovietica. Noi (e dunque, in base al dna e al passaporto,
anche Brunetta), abbiamo a carico fascismo, nazismo e Mussolini, celebre
per l’assassinio dei suoi oppositori (da Gramsci e Gobetti ai Rosselli)
e per le leggi razziali in Italia. Non c’è niente di rispettabile nel
fascismo, come non esiste il rispetto per la mafia. Il fascismo è reato.
E dunque ci tocca occuparci del tetro bagnino di Chioggia che già fin
d’ora si propone di rompere i denti a chi non è d’accordo col suo mondo
omicida. L’impressione triste e allarmante è che si tratti di un’ultima
chiamata.
Non reagire oggi (e questo riguarda tutti i partiti
democratici e tutti i cittadini che non stanno con il bagnino di
Chioggia) può voler dire che ha vinto il bagnino.