Corriere della Sera 07.07.17
Charlie Gard, la mamma: «Stanno per staccargli la spina»
Il
presidente Mitocon ha parlato con la donna e lanciato un ultimo appello
all’ospedale, «Fermatevi, è pronto un protocollo per il trattamento
sperimentale»
di Redazione Online
Roma,
«Stanno per staccare le macchine di Charlie, ci ha detto stasera la mamma, Connie Yates»: a parlare è Piero Santantonio, presidente dell’associazione Mitocon che si occupa di malattie mitocondriali come quella del piccolo Charlie. E ha lanciato un nuovo appello alle autorità inglesi: «Fermatevi, il protocollo scientifico si trattamento sperimentale è pronto».
La lotta dei genitori e il no dei giudici
Al piccolo, a cui è stata diagnosticata una rara malattia all’età di dieci mesi (la sindrome da deperimento mitocondriale, che causa il progressivo indebolimento dei muscoli), doveva essere staccata la spina alcuni giorni fa. Poi l’ospedale in cui è ricoverato ha rimandato la procedura: i genitori volevano portarlo negli Usa per farlo sottoporre a una cura sperimentale, ma i giudici britannici hanno sentenziato per il no. Il loro ricorso è stato respinto tre volte, prima dal giudice di un’Alta corte, poi da una corte d’appello e infine dalla corte suprema che valutano il criterio di ‘tutela de bambino’. E nemmeno la corte europea dei diritti umani a Strasburgo ha dato loro ragione, autorizzando i medici a interrompere le cure.
La mobilitazione per Charlie
Per il piccolo è scattata una mobilitazione mondiale. Papa Francesco ha chiesto una preghiera per il bambino: “rispettate il desiderio dei genitori” e gli ospedali cattolici come il Gemelli e il Bambin Gesù si sono attivati per offrire accoglienza e cure al bambino. Ma anche il presidente usa, Donald Trump, è rimasto coinvolto dalla vicenda: secondo i media inglesi, il capo della Casa Bianca avrebbe intenzioni di fare pressioni direttamente sulla premier britannica Theresa May, durante il vertice del G20 in Germania, per farle dare il via libera al trasferimento del neonato in un ospedale negli Usa.