Corriere 5.7.17
Stephen Hawking:
«Piogge acide, temperature di 250° La Terra diventerà come Venere»
di Giovanni Caprara
«Siamo
vicini a un punto di non ritorno oltre il quale il riscaldamento
globale diventerà irreversibile. La scelta di Trump potrebbe spingere la
Terra oltre questa soglia e farla diventare come Venere, con
temperature oltre 250 gradi e piogge di acido solforico».
È Stephen
Hawking a tratteggiare la terribile prospettiva. Il grande astrofisico,
che ha spiegato gli enigmi dei buchi neri, punta il dito contro il
presidente americano e la sua decisione di ritirare gli Stati Uniti
dall’accordo di Parigi sul clima: «Il cambiamento climatico è uno dei
grandi pericoli da affrontare — ha detto in un’intervista alla Bbc per i
suoi 75 anni —, se vogliamo fermarlo dobbiamo farlo ora».
Venere è
il più caldo dei pianeti del sistema solare e a renderlo tale è un
effetto serra con nuvole opache e perenni di acido solforico che
impediscono la sua visione diretta. L’ambiente è infernale: il
termometro lì può salire anche a 450 gradi, mentre la pressione è quasi
cento volte più alta della nostra. Eppure è considerato per molti
aspetti un pianeta gemello della Terra, simile in origine per poi
degradarsi a causa delle emissioni di anidride carbonica.
Oggi Venere
è una sorta di laboratorio cosmico nel quale studiare un nostro
potenziale destino se la CO2 dovesse continuare a crescere oltre il
record delle 400 parti per milione già superato. Dal 1962 lo
scandagliano sonde russe, europee e americane. La russa Venera 9 è
arrivata al suolo e, sopravvissuta qualche secondo, ha trasmesso
l’immagine di un ambiente pietroso e rosso. Altre con i radar hanno
«fotografato» i 167 vulcani del pianeta, alcuni ritenuti ancora attivi e
responsabili dei numerosi fulmini registrati.
La sorte di Venere,
«stella mattino», è segnata. Ma Hawking è pessimista anche verso il
nostro «pianeta azzurro». «La Terra ha i giorni contati — dice — per il
comportamento degli uomini». E aggiunge: «La migliore speranza per la
sopravvivenza della specie umana può essere la costruzione di colonie
indipendenti nello spazio».