domenica 12 novembre 2017

pagina 99 11.11.2017
Stato totale cinese tecnologia Usa


Fortemente voluto da Pechino, avversato dagli attivisti dei diritti umani, il Sistema di Credito Sociale cinese – il più imponente e sofisticato sistema di sorveglianza collettiva mai realizzato da uno Stato – è anche un grande business. La società di consulenza IHS Marketing stima il valore del mercato degli apparati di sorveglianza in Cina in 6,4 miliardi di dollari. Non stupisce che tra le aziende che già lavorano – o ambiscono a farlo – per questa gigantesca macchina del controllo ci siano anche numerose aziende occidentali, come si è visto all’ultima China Public Security Expo che si è svolta la scorsa settimana a Shenzhen. I gruppi hi-tech di mezzo mondo si sono riversati in città per convincere gli apparati di sicurezza pubblici e privati della Repubblica popolare ad acquistare telecamere per il riconoscimento facciale, scanner dell’iride, sistemi capaci di svelare l’umore di una persona. Oltre alle numerose società cinesi –come la CloudWalkTechnology, spin-off dell’Accademia delle Scienze cinese che nel Paese fornisce il suo algoritmo per il riconoscimento facciale a 23 distretti di polizia, 50 banche e molte imprese private – c’erano anche le americane Qualcomm, Seagate Technology e United Technologies e diverse aziende europee, come la britannica CCTV direct. Minimo comun denominatore, l’uso dell’intelligenza artificiale per potenziare i vecchi sistemi di videosorveglianza, rendendoli capaci di andare oltre il puro dato visivo. È il caso della tecnologia sviluppata da Qualcomm e dalla cinese SenseTime, un algoritmo ancora in fase di sperimentazione che permette alle camere di videosorveglianza di scrutare anche lo stato d’animo di chi è monitorato. Seagate, specializzata nella conservazione dei dati, ha presentato un nuovo disco rigido per la conservazione dei filmati di videosorveglianza, mentre la cinese DeepGlint Technology ha creato un software che, grazie all’intelligenza artificiale, riesce a individuare tra i video in archivio quelli con veicoli di un particolare colore, marca o modello. Niente rispetto a quanto promette di fare Dahua Technology: la seconda più grande azienda cinese del settore sta lavorando a una nuova videocamera capace di riconoscere il genere, l’età e l’espressione (calma, triste, allegra, agitata) delle persone.