mercoledì 5 luglio 2017

La Stampa 5.7.17
Professori assunti in anticipo, cattedre assegnate in estate
Dopo le polemiche dell’anno scorso l’impegno del ministro Fedeli: “Alla prima campanella tutte le classi avranno i loro insegnanti”
di Flavia Amabile

Ricordate l’anno scorso il balletto dei supplenti e delle materie senza insegnanti fino a gennaio? Quest’anno la ministra dell’Istruzione Fedeli ha promesso che i problemi non si ripeteranno. Tutto l’iter delle assunzioni e della gestione della fase finale dell’avvio dell’anno scolastico seguirà un iter con scadenze prefissate in grado di garantire che tutto si svolgerà nel migliore dei modi.
è una delle promesse più forti che potevano arrivare dal Miur nei confronti di genitori, dirigenti e studenti ancora alle prese con le conseguenze di un anno scolastico che in molti casi ha avuto forti ritardi nella didattica. Se il ministero riuscirà a mantenerla sarà la migliore dimostrazione di una netta svolta nella gestione dell’istruzione rispetto alla ministra precedente, Stefania Giannini. Matteo Renzi da presidente del Consiglio non aveva mai fatto mistero di non aver gradito l’attuazione della riforma della scuola. Dal suo punto di vista avrebbe dovuto essere uno dei fiori all’occhiello del suo mandato: si è rivelato, invece, uno dei punti deboli con un’emorragia di voti in un mondo che era sempre stato fedele al Pd.
Con Gentiloni a Palazzo Chigi e Valeria Fedeli alla guida del Miur, l’atteggiamento del governo nei confronti dei professori è molto cambiato. C’è stato un lungo lavoro di dialogo con i sindacati e di messa a punto in modo concordato di tutte le procedure. «Il Miur - spiega la ministra - lavora da oltre sei mesi per questo obiettivo. È un impegno preso con la scuola, con le ragazze e i ragazzi, con le loro famiglie. Rispetto al 2016/2017 abbiamo operato per concludere ogni attività almeno un mese prima».
Quest’anno saranno 52 mila i posti disponibili per le assunzioni, compresi i 15.100 in più previsti dalla Legge di Bilancio grazie alla trasformazione di una parte dell’organico di fatto in organico di diritto. Le procedure per le assunzioni, si concluderanno «entro il 14 agosto, con decorrenza dei contratti dal primo settembre. Lo scorso anno si chiusero il 15 settembre», promette la ministra. Si riuscirà a definire in tempi più rapidi anche il quadro delle assegnazioni provvisorie dei supplenti che dovranno essere completate entro il 31 agosto mentre l’anno scorso terminarono a ottobre. Per rispettare l’impegno si deve ridurre al minimo il numero di ricorsi, quindi ci saranno maggiori e migliori controlli. «Bisogna combattere gli abusi», è l’avvertimento. «Dobbiamo agire a tutela di chi ha veramente bisogno, per questo oggi scriverò a Inps, Regioni e ministero della Salute affinché sia aperto un tavolo». Grazie alle nuove assunzioni, però, si potranno avere almeno 15 mila supplenti in meno.
Per la mobilità, il ministero ha avuto diversi elementi a rendere meno complicato il quadro in cui operare. Innanzitutto, le cifre: la mobilità avviene sul 30% dei posti, non sulla totalità come lo scorso anno. Ed è su base volontaria, non obbligatoria. «Finora - annuncia la ministra - sono 5200 i docenti, dall’infanzia alla secondaria di primo grado, che cambieranno regione in base alla loro richiesta». In totale ci sono 139.583 richieste di trasferimento.
E’ evidente che questo lavoro non eliminerà i problemi, la ministra ne è consapevole. Ad esempio, avverte: «alcuni posti non saranno coperti con le assunzioni. Mancheranno docenti di matematica, lo sappiamo già ora, sono un numero inferiore dei posti disponibili. Stiamo facendo di tutto per rendere appetibile questo insegnamento».