internazionale 26.5.17
Svolta verde in Cina e in India
The New York Times, Stati Uniti
Cina e India sono state a lungo considerate degli ostacoli nella lotta globale al cambiamento climatico. Questa reputazione sembra fuori luogo ora che entrambi i paesi hanno sensibilmente aumentato gli investimenti nelle energie rinnovabili e ridotto la loro dipendenza dai combustibili fossili. Secondo una ricerca pubblicata in occasione del vertice di Bonn sul cambiamento climatico, Cina e India dovrebbero facilmente superare gli obiettivi issati dall’accordo di Parigi del 2015. Sembra che le emissioni di anidride carbonica della Cina abbiano cominciato a scendere dieci anni prima del previsto. L’India dovrebbe ricavare il 40 per cento dell’elettricità da fonti non fossili entro il 2022, con otto anni d’anticipo. Ognuno dei firmatari dell’accordo di Parigi dovrà ridurre le sue emissioni per scongiurare le peggiori conseguenze del riscaldamento globale, ma i progressi del primo produttore di gas serra al mondo (la Cina) e del terzo (l’India) sono sbalorditivi e meritano di essere celebrati. Gli Stati Uniti devono imparare la lezione. Pezzo dopo pezzo, l’amministrazione Trump sembra voler distruggere tutte le iniziative su cui Barack Obama aveva basato la sua promessa di ridurre le emissioni statunitensi. La nuova amministrazione si giustifica sostenendo che queste regole provocherebbero la perdita di posti di lavoro e danneggerebbero l’economia. Ma Cina e India hanno dimostrato che fare la cosa giusta per il pianeta non comporta un grande costo economico, e anzi può perino portare dei benefici. Investendo nell’energia solare ed eolica, infatti, i due paesi hanno contribuito a ridurre il costo delle tecnologie necessarie, al punto che in certi casi le rinnovabili sono più economiche rispetto a fonti inquinanti come il carbone. L’abbandono dei combustibili fossili è stato molto più rapido di quanto prevedevano gli esperti. La Cina ha ridotto il consumo di carbone per tre anni di seguito e di recente ha annullato la costruzione di cento centrali a carbone. In India il governo ritiene che non sia più necessario costruire centrali a carbone. La vendita di veicoli elettrici in Cina è aumentata del 70 per cento l’anno scorso, grazie agli incentivi del governo. Ovviamente ci sono ancora enormi ostacoli da superare, ma Pechino e New Delhi indicano la strada da seguire.
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