martedì 9 maggio 2017

Alganews 9.05.17
Salone del libro
ecco Istinto di morte e conoscenza
volume che ha rivoluzionato la psichiatria
di Carlo Patrignani


Omaggio a Massimo Fagioli. In queste poche, eloquenti parole è racchiuso l'evento culturale che caratterizzerà il 30esimo Salone del Libro di Torino (18-22 maggio) il cui tema, Oltre il confine, ben si adatta a ciò che ha rappresentato dal 1971 Istinto di morte e conoscenza l'opera ben nota, non solo in Italia, dello psichiatra romano scomparso tre mesi fa: l'inizio della psichiatria come psicoterapia che ha segnato la svolta storica nella cura e guarigione della malattia mentale. Il 21 maggio – nella sala da 500 posti forse pochi per contenere la spedizione dei Mille, le migliaia e migliaia di persone che hanno fatto a partire dal '75-'76 l'Analisi collettiva – sarà presentata la 14esima edizione, curata da L' Asino d'oro, del volume che ha rivoluzionato, con la scoperta della fantasia di sparizione e della pulsione di annullamento, il sapere psichiatrico posizionandolo Oltre il confine dell'organicismo, dell'esistenzialismo, della psicanalisi, che avevano impedito fino ad allora ogni ricerca e conoscenza della realtà umana. Istinto di morte e conoscenza, insieme ai successivi volumi La marionetta e il burattino (1974) e Teoria della nascita e castrazione umana (1975), ha così delineato, fissato, la nuova frontiera della psichiatria come psicoterapia con la proposizione della teoria della nascita, derivata da una lunga ricerca iniziata alla fine degli anni '50 nel confronto diretto tra lo psichiatra ribelle e i malati di mente e mai corretta, solo approfondita, sull'origine e lo sviluppo della realtà psichica umana, sul pensiero umano e la sua capacità di trasformazione, mai ipotizzata prima. L'intenzione dell'Autore è sempre stata chiara e coerente sin dall'inizio: ricercare la via d'uscita dalla malattia mentale, non rassegnarsi alla sua inconoscibilità e incurabilità, non accettare il dogma della Religione, psiche uguale anima e sede del Male o della Ragione, psiche uguale animalità: tutto ciò richiedeva di andare Oltre il confine delle teorie in voga, e non solo in ambito psichiatrico dove imperavano organicismo e basaglismo, ma anche e soprattutto culturale e politico dominato allora, in pieno '68, dal marxismo e dal freudismo. Per poter afferrare una sapienza, la conoscenza della realtà mentale che non è materia – non ha massa dicono i fisici, non ha peso – bisognava scoprire la sparizione, non la distruzione […] Allora io forse per questo o perché avevo considerato che la realtà mentale non è materia, ho detto fantasia di sparizione e non fantasia di distruzione, raccontò Fagioli in una delle lezioni tenute all'Università di Chieti nel 2010, raccolte nel volume L'idea della nascita umana (edito da L'Asino d'oro) dove nell'elencare i falsi giganti del pensiero Freud Heidegger Binswanger Sartre Foucault Basaglia di suo pugno ha scritto: Il pensiero senza corpo è anaffettività e pulsione di annullamento onnipotenza della mente che vuole creare il nulla. La teoria della nascita di Fagioli ha così segnato nettissimamente un Oltre il confine dal non sapere spacciato dall'establishment culturale e politico come sapere della realtà umana, e definito una sua conoscenza profonda – il sogno è un pensiero per immagini, un pensiero non cosciente la cui comprensione può portare ad una ulteriore realizzazione dell'essere umano – che ha l'ambizione della trasformazione del pensiero umano.