Repubblica 6.11.16
“I prelati non capiscono il peccato”
Padre Cavalcoli cacciato ma non cambia idea
“Io non ho parlato di castigo per le unioni civili, ma da cristiano dico che la sodomia è inaccettabile”
intervista di Cristina Nadotti
ROMA.
Padre Cavalcoli per ora non parlerà più ai microfoni di Radio Maria.
L’emittente cattolica di Erba lo ha sospeso dalla sua trasmissione
mensile, con un comunicato in cui si afferma che è «inaccettabile la
posizione di padre Giovanni Cavalcoli riguardante il terremoto e lo
sospende con effetto immediato dalla sua trasmissione mensile». La vis
polemica del frate domenicano però non si placa e al telefono ribadisce
le sue posizioni e la voglia di comunicarle: «Ho ordine tassativo di non
rilasciare interviste — premette — ma parlerei molto volentieri».
Padre, ci spieghi allora. Perché il castigo ha colpito anche le chiese, le suore e i frati dei conventi?
«È
complesso, ma se vuole che risponda con una parola, le dirò: è il
peccato originale. Sa qual è la questione di fondo? Che oggi neanche i
vescovi sanno più cos’è il peccato originale. Dovrei fare una lezione,
nella mia veste di teologo, ma basta riprendere il catechismo. In fondo,
non ho detto niente di diverso da quel che è scritto nel catechismo. Il
peccato originale non è un peccato come tutti gli altri, è una cosa
molto misteriosa. Le conseguenze del peccato originale toccano tutti,
anche chi vive in preghiera, poiché è una colpa pre-esistente. Ora di
più non posso dirle».
Ma lei non ha parlato di punizione per il peccato originale, ha parlato del terremoto come castigo per le unioni civili.
«Io
non ho parlato di unioni civili, me lo hanno fatto dire. Io ho parlato
come cristiano, come sacerdote, certamente ho detto che la sodomia è un
peccato, che altro dovevo dire? Ma non le posso spiegare oltre».