venerdì 11 novembre 2016

Repubblica 11.11.16
Superprof, gli atenei in piazza Il governo: cambieremo la legge
di Corrado Zunino

ROMA. Il nuovo avamposto della contestazione negli atenei si chiama Cattedre Natta. Contro questo “Reclutamento straordinario di docenti universitari per chiamata diretta”, voluto dal governo Renzi per far tornare cervelli in patria, lunedì prossimo ci sarà una mobilitazione nei rettorati del paese. E, sempre lunedì, il governo presenterà l’ultima bozza del decreto legge per provare a placare la protesta. Gli studenti della Link, con Cgil, Dottorandi e dottori di ricerca, Rete 29 Aprile, hanno lanciato lo “Speakers’ Corner” «per pretendere non la modifica, ma la cancellazione della norma». Il titolo dei flash mob diffusi è “I docenti non li sceglie il governo. No alle 500 cattedre” e mette insieme due cose legate e diverse.
Da una parte si contesta l’istituzione delle Cattedre Natta, ovvero la possibilità da parte dei rettori di chiamare docenti di acclarato prestigio che potranno, grazie a un fondo statale di 75 milioni, essere pagati meglio. A un’ampia fetta dell’accademia italiana - che ha raccolto 5.200 firme e annovera intellettuali critici come Zagrebelski, Magris, Rodotà - il “premio parallelo” non piace. Perché non investire, dicono, su un’università che già c’è ed è stata sottofinanziata per decenni fino alla consunzione?
Si contesta poi - realizzando comparazioni con il Ventennio del Duce - il fatto che i presidenti delle commissioni che valuteranno i 500 superprof siano scelti dal premier Renzi (su proposta del ministro dell’Istruzione) e gli altri due membri usciranno da una rosa dell’Agenzia di valutazione Anvur. Considerazioni critiche al provvedimento sono arrivate, tra l’altro, anche dal Consiglio di Stato.
La presidenza del Consiglio per lunedì prossimo avrà elaborato un nuovo documento, che presenterà alle commissioni parlamentari. Prevede un coinvolgimento del mondo scientifico ed espliciterà come gli atenei siano autonomi nelle scelte (la chiamata dei 500 superprof sarà dei rettori). Il ministro, dirà la nuova bozza, potrà chiedere nomi adatti per le 25 presidenze di commissione alla Conferenza dei rettori, al Consiglio universitario Cun (oggi critico), a Cnr, Lincei e società scientifiche.