Repubblica 7.6.16
Questioni americane
i democratici diventano davvero di sinistra?
di Alexander Stille
Anche
se Hillary Clinton otterrà la nomination democratica (come probabile)
si ritroverà a capo di un partito molto più a sinistra che in passato.
La novità più evidente di queste primarie democratiche infatti è il
successo di Bernie Sanders, un socialista che ha creato un vero
movimento di massa attaccando i poteri forti di Wall Street e spingendo
un’espansione dello stato sociale (università gratis, sanità pubblica
per tutti) quasi inimmaginabile fino a poco tempo fa.
La crisi
finanziaria del 2008 generò il movimento Occupy Wall Street con il suo
slogan “Noi siamo il 99 per cento”: sembrava un movimento ormai spento
ma si è ritrovato nella campagna elettorale di Sanders. E così Hillary
si è già spostata parecchio a sinistra: offrendo dei piani (meno costosi
di quelli di Bernie) per espandere la riforma sanitaria di Obama e
ridurre i costi dell’accesso all’università.
Ha spinto molto per
il controllo delle armi — questione che i democratici hanno evitato di
affrontare negli ultimi anni — e insiste sul fatto che il suo piano per
disciplinare gli eccessi di Wall Street è più robusto di quello di
Sanders. Questo rappresenta un rovesciamento di tendenza notevole. A
cominciare dagli anni Settanta, il termine liberal (che nel gergo
politico americano ha significato quasi opposto a quello europeo) era
diventato “tossico”. I politici del partito democratico evitavano quel
termine chiamandosi “progressisti”. Ma oggi, circa il 34 per cento
dell’elettorato americano si considera liberal. In passato, i due
maggiori partiti americani erano poco ideologici: c’erano molti
conservatori democratici (soprattutto nel sud) e parecchi liberal
repubblicani. Grandi conquiste sociali come “Social Security” e la legge
per i diritti civili dei neri sono passate con i voti di tutte e due
partiti. Ma la lotta per i diritti civili ha cambiato il paesaggio
politico. Il partito repubblicano, a cominciare da Nixon, ha deciso di
sfruttare la rabbia di molti elettori democratici per il programma di
integrazione razziale e in 40 anni gli Stati del sud sono passati al
partito repubblicano. Sono scomparsi sia i democrati conservatori sia i
liberal repubblicani. Paradossalmente, nell’epoca post-ideologica, 27
anni dopo la caduta del muro di Berlino, gli Stati Uniti sono diventati
un paese polarizzato tra destra e sinistra. E le generazioni più giovani
sono molto tolleranti (su questioni sociali come il matrimonio gay)
rinforzando i ranghi dei liberals.