Repubblica 4.12.15
Progetto Genoma
In campo i medici “Finanziamo noi l’archivio del dna”
Pronti a rispondere alla proposta della Cattaneo, è una sfida per le generazioni che verranno
di Michele Bocci
L’ENTE di previdenza dei medici finanzierà l’archivio del Dna in Italia. Il presidente di Enpam, Alberto Oliveti, si dice disposto a partecipare al progetto lanciato dalla senatrice Elena Cattaneo e inserito grazie all’impegno del ministro alla Sanità Beatrice Lorenzin nella legge di Stabilità 2016. L’idea è quella di creare un centro in grado di sequenziare i genomi di migliaia di cittadini italiani, per avere un patrimonio di dati utili per la ricerca e l’assistenza. «Finalmente l’Italia si va a prendere il posto che secondo noi le spetta all’interno della comunità scientifica mondiale», commenta Oliveti. Nella legge è previsto che il fondo goda di uno stanziamento pubblico di 5 milioni di euro all’anno per i prossimi tre anni.
I privati, ha spiegato Cattaneo su Repubblica, potranno contribuire in misura almeno pari per alimentare il progetto. Quindi Enpam, anche se il suo presidente ancora non si sbilancia, darà come minimo 15 milioni di euro. «Siamo pronti a rispondere alla chiamata della senatrice — prosegue Oliveti — Si tratta di una sfida per le generazioni che verranno, per i nostri figli, ma anche per i colleghi che contribuiscono alla nostra cassa. Del resto saremo noi medici a decrittare il genoma per i pazienti. Siamo pronti, aspettiamo il via libera del ministero».
Enpam è il più grande ente previdenziale privato italiano, con un portafoglio da 19,2 miliardi e 450mila iscritti. Di recente ha stanziato un investimento in ricerca da 150 milioni di euro. Forte di questi numeri contribuirà al “Progetto Genomi Italia”, che punta a far tenere all’Italia il passo della rivoluzione scientifica portata dagli studi sul Dna. Le prospettive sono tante, ad esempio quella di intercettare o prevenire le malattie ma anche di avere trattamenti farmacologici personalizzati. In 5 anni, con le indagini che costeranno sempre meno, si arriverà ad avere la sequenza genoma nella cartella clinica di ciascuno, prevede Cattaneo, e il sistema pubblico deve essere preparato. La legge prevede la nascita di una commissione che stabilirà gli obiettivi e con bandi pubblici selezionerà i progetti da finanziare.