Repubblica 14.12.15
Michele Anzaldi
“Sempre sbagliato prendersela coi giornali”
intervista di Annalisa Cuzzocrea
ROMA «Criticare la stampa è sempre un errore». Michele Anzaldi, deputato pd di fede renziana, non si unisce al coro leopoldino che difende il giochino contro i «giornali gufi» protagonista della kermesse fiorentina.
Lei prima di essere eletto alla Camera ha lavorato a lungo nella comunicazione politica. La classifica delle prime pagine antigovernative si poteva evitare?
«Sì, certo. Per me la libertà di stampa non si tocca. È anche vero che ci sono giornalisti e giornalisti: quelli che non prendono mai una smentita, e quelli che invece cavalcano il malessere, il qualunquismo».
Ha senso per questo mettere i giornali all’indice come fa Beppe Grillo sul suo blog? Come ha sempre fatto Silvio Berlusconi?
«No, dico solo che anche i giornali devono esercitare la loro responsabilità, soprattutto in situazioni scivolose come quelle che stiamo vivendo: gli attentati al cuore dell’Europa, il problema drammatico dei piccoli risparmiatori che hanno perso tutto col crac delle quattro banche commissariate. Anche su questo, sono stati fatti molti errori».
Quali?
«Non siamo andati subito a spiegare agli italiani qual era la situazione. Non abbiamo detto che si trascina da anni, dai tempi del governo Monti, molto prima che arrivassimo noi. Non ne abbiamo spiegato la gravità e le conseguenze, cercando di rassicurare quelle persone. Molti di noi sono sconvolti dal suicidio del pensionato di Civitavecchia».
Gravi errori di comunicazione?
«Sì, lo sono. E lo è anche quello del giochino sulle prime pagine. Perché quei titoli fino a ieri non li aveva visti nessuno. E invece tu li proietti alla Leopolda, che attira l’attenzione di tutti i media per tre giorni. E così facendo li diffondi, dai loro una forza che non avevano ».
Un boomerang?
«Dico solo che ci vorrebbe un po’ di senso istituzionale da parte di tutti. Anche da parte dei giornali, a volte talmente faziosi da non aiutare a capire».