La Stampa 23.12.15
I Bondi da Silvio a Renzi attraverso Verdini
“È il rinnovamento”
di David Allegranti
Tracce piuttosto esplicite di un percorso già segnato erano comparse l’anno scorso, quando Sandro Bondi scrisse una lettera a La Stampa per certificare la fine dell’esperienza di Forza Italia. «La forza di Renzi - scrisse il senatore, ex ministro della Cultura del governo Berlusconi - nasce in fondo dal fatto di proporsi di realizzare quel cambiamento e quella modernizzazione che il centrodestra non può dichiarare di aver realizzato pienamente». Seguì periodo di riflessione, poi l’addio malinconico all’ex Cavaliere e il passaggio al Gruppo Misto, che è il posto dove i parlamentari si collocano quando il disagio li attanaglia. Ieri la senatrice Monica Repetti ha annunciato una nuova svolta: «Ho deciso insieme al mio compagno Sandro Bondi di aderire al gruppo Ala».
Bondi, che in vita sua è stato tante cose - pure sindaco comunista di Fivizzano negli anni Novanta - va dunque a ritrovare un altro toscano come lui, Denis Verdini, fondatore dell’Alleanza Liberalpopolare-Autonomie, gruppo nato in sostegno al governo Renzi, ed ex uomo-macchina di Berlusconi. Proprio domenica scorsa, Verdini aveva annunciato in tv da Lucia Annunziata l’arrivo di nuovi parlamentari. Eccoli qua: «Questa decisione - spiega Repetti - rappresenta una logica e naturale conseguenza del nostro sostegno da tempo intrapreso per le riforme costituzionali e l’azione di rinnovamento perseguito dal governo di Matteo Renzi. Sono convinta oggi più che mai che per chi, come me, aveva aderito ad un progetto liberale, laico e riformista non vi sia alternativa». Dunque Renzi è, per i Bondi, una prosecuzione di Berlusconi con altri mezzi. Adesso c’è da aspettarsi che l’ex ministro riprenda la sua vena poetica, che già si era manifestata in passato, come quando compose «A Silvio»: «Vita assaporata / Vita preceduta / Vita inseguita / Vita amata / Vita vitale / Vita ritrovata / Vita splendente / Vita disvelata / Vita nova». Sono in arrivo le rime “a Matteo”? Non ci sarebbe di che stupirsi: Verdini si è già esibito in una performance canora su Sky: «La maggioranza, sai, è come il vento, e rischia di finire in Migliavacca…».
Bondi e Repetti, renziani perfetti? Impensabile qualche anno fa, quando il centrodestra toscano esprimeva una classe dirigente nazionale, con Verdini, Bondi e Paolo Bonaiuti (quest’ultimo oggi in Ncd) ben saldi ai vertici del partito italo-forzuto. Oggi i tre sostengono Renzi. Da architrave del berlusconismo a quinta colonna del renzismo.