Repubblica 29.11.15
L’attacco.
Killer fa strage in clinica ora l’America ha paura dei fanatici antiaborto
In Colorado irruzione con un fucile semiautomatico in un centro di Planned Parenthood l’organizzazione di assistenza alle donne nel mirino dell’ultradestra cristianista: tre morti. L’ira del presidente Obama: “Ora è troppo, basta armi”
di Vittorio Zucconi
SOTTO la prima neve sottile della prateria ai piedi delle Montagne Rocciose, nella terra che fu dei grandi guerrieri Cheyenne sterminati, un vigliacco armato di fucile d’assalto irrompe in un clinica per aborti, uccide tre persone e ci ricorda che esiste, e colpisce, anche un altro terrorismo. Dell’uomo di 59 anni, barbuto e dai lunghi capelli grigi, non sappiamo ancora molto più del nome, Robert Lewis Dear e dell’arma che imbracciava, un fucile semiautomatico d’asslto, forse una riproduzione di quel Kalashnikov 47 fabbricata in 32 Paesi del mondo e prediletto da stragisti di ogni colore. Ma sappiamo abbastanza del suo obbiettivo, una delle 700 cliniche di “Planned Parenthood”, procreazione pianificata, che attraverso gli Stati Uniti offrono alle donne che non si possano permettere assistenza e prevenzione ginecologica, e interruzioni volontarie di gravidanza, visite, consulenze, educazione sessuale, contraccettivi e, in casi estremi, aborti in condizioni sanitarie.
Colorado Springs, la città dove Dear ha sparato, ucciso tre persone tra le quali un agente di polizia di 44 anni ex campione di pattinaggio artistico e tenuto le pazienti e il personale della clinica in ostaggio per cinque ora prima di arrendersi, è al vertice di quel triangolo di fuoco che in un’ora di macchina - una passeggiata nella vastità del West - congiunge Columbine, il luogo della strage dei liceali, e Aurora, il sobborgo del massacro nel cinema.
Qualunque movente, qualsiasi vertigine di follia è dunque ipotizzabile. Ma Planned Parenthood non è un qualsiasi liceo o un cinema: è “la fabbrica della morte”, la “macelleria dei bambini non nati”, la calamita del furore che i crociati della destra cristianista hanno scelto come simbolo dell’empietà dell’America progressista e blasfema. È l’obbiettivo più facile e spendibile con un’opinione pubblica ancora profondamente dilaniata, di fatto 50-50, dallo scontro “per la vita” o “per la scelta”, dalla sentenza della Corte Suprema nel caso di Roe vs Wade, quando nel 1973 il “diritto di scelta” fu riconosciuto alle donne, come parte dei diritti alla “privacy”. Lupo Solitario che sia o parte di gruppi organizzati in milizie insurrezionaliste o del Klan, Robert Lewis Dear è comunque parte della marea crescente di estremisti violenti e armati che, dopo l’11 settembre e soprattuto dopo l’elezione dell’usurpatore nero, Barack Obama (che anche ieri ha fatto sentire la sua rabbia: «Ora basta armi»), hanno trovato nuova spinta e nuove reclute. Fino a formare un’armata di gruppuscoli sparpagliati ovunque, ma soprattuto del Mid West, in stati come Michigan, Illinois, Indiana, e nel Far West, in Idaho, Montana, Wyoming e Colorado che conta secondo l’Fbi, 60 mila uomini e donne.
Nel loro ribellismo, accomunato dall’odio per il governo centrale, per la capitale corrotta, per quel “Governo Mondiale” che oscuramente trama per opprimere il libero popolo americano e che ha nel distruttore del Palazzo Federale di Oklahoma City nel 1995 con 168 morti, Tim McVeigh il loro protomartire, corre il filo di quella cristianità intollerante e razzista che già brillava nelle croci infuocate del Ku Klux Klan. E che ha trovato, dal 1973, nella libertà di scelta delle donne rispetto alla loro maternità, la bandiera di una guerra santa violenta.
La campagna per impedire prima la pratica dell’aborto legale e poi, visto il fallimento, della soppressione fisica dei medici, delle infermiere, dei locali dove era praticato quasi sempre gratis di fronte all’indigenza delle donne rimaste involontariamente incinte, cominciò in una città della Florida, Pensacola, nel 1993. Un gruppo di sedicenti cristiani raccolti nella “Chiesa della Assemblea di Dio” decise, dopo una notte di preghiera, di sopprimere il ginecoloco dottor David Gunn che aveva aperto una clinica per aborti. Il loro leader, Michael Griffin, condusse una preghiera collettiva per chiedere a Dio misericordia per salvare l’anima dell’empio medico concludendo che per farlo, il metodo più efficace sarebbe stato separare l’anima dal corpo. Il mattino successivo, alle 9, Griffin procedette a sparargli tre colpi nella schiena.
Da allora, almeno tre attentati con bombe o armi (un altro medico fu freddato a Atlanta) sono compiuti ogni anno contro consultori familiari come quelli della organizzaziine più odiata, Planned Parenthood. Che è spesso il solo ricorso per donne che vorrebbero evitare gravidanze e quindi la scelta straziante dell’aborto ma non hanno accesso a contraccettivi. Il 70 per cento della sua attività consiste nella prevenzione e nello screening, dagli esami del seno al Pap Test, lo striscio vaginale che può rivelare tumori all’utero in fase iniziale. Quasi la metà delle gravidanza interrotte è su teenager afroamericane, le più esposte al rischio delle maternità adolescenziali e quindi di generazioni di ragazzi senza famiglia. Ma è l’aborto, dunque la libertà di scelta, il demonio da esorcizzare, eventualmente uccidendo gli infedeli che di quel demonio sono lo strumento.
La guerra santa della Destra Cristianista ha ormai conquistato anche il plotone di candidati repubblicani alla Casa Bianca 2017 e tutti, dal neurochirurgo Ben Carson all’unica donna in campo, Carly Fiorina, dal flaccido Jeb Bush al sanguigno Chris Christie promettono di eliminare quei 500 milioni di finanziamenti pubblici a Planned Parenthood. Compreso l’inarrestabile e acrobatico Donald Trump che, dopo essere stato vigorosamente pro scelta negli anni ‘90 ora, fulminato dalla visione della candidatura della Destra, si scopre vigorosamente pro vita.
Neppure la netta diminuzione degli aborti volontari, dopo il picco degli anni successivi alla legalizzazione, oggi al minimo storico dal 1974 con un milione e centomila all’anno, e dovuta secondo tutte le ricerche alla più lampante delle ovvietà, alla vasta diffusione dei contraccettivi e a una migliore educazione sessuale, calma i jihadisti anti aborto. Convinti di essere, anche loro, in una missione ordinata da Dio.