domenica 22 novembre 2015

Il Sole Domenica 22.11.15
Filosofia politica
Islam, ferita mai sanata
di Sebastiano Maffettone


Chi non vorrebbe saperne di più sull’Islam? Dopo l’11 settembre, le guerre recenti in Afghanistan e Iraq, la Primavera araba e il terrorismo ISIS le domande sull’Islam si sono fatte comuni e pressanti. Il migliore modo per averne contezza consiste, a mio avviso, nel leggere la “Piccola Introduzione” (è il nome della Collana) che Francesca Corrao, una delle più autorevoli arabiste italiane, ha scritto per LUISS University Press. Corrao indaga infatti il problema con sistematicità accademica non disgiunta da curiosità intellettuale e da una certa verve che non tutti gli studiosi hanno. Il libro è diviso in due parti, di cui la prima dedicata a Il mondo arabo e l’Islam classico e la seconda a Islam moderno e contemporaneo. Sono certo che la maggior parte dei lettori sarà interessato più alla seconda parte, e meglio ancora alla parte contemporanea della seconda parte, ma suggerisco altresì di non saltare la prima. Non solo è indispensabile per capire a fondo la seconda, ma è anche proposta in un’ottica di servizio.
L’autrice scrive avendo in mente se non una contraddizione perlomeno una forte tensione: come è possibile che una religione di amore, una religione che permette eroismo alla maniera di Malala Yousafazi, dia poi la stura a tante atrocità? Una risposta in senso stretto è naturalmente impossibile. La si può però rintracciare ripercorrendo dalle origini la storia dell’Islam, guardando ai suoi testi più autorevoli e analizzandone le istituzioni più significative. Senza dubbio i recenti tragici eventi, a partire dal terrorismo ISIS, ci parlano di una ferita mai sanata, di una rottura epistemica, morale, politica e culturale con l’Occidente. Come spesso capita, se ci chiediamo di chi sia la colpa, la risposta non può che essere di entrambe le parti. Sia del Medio Oriente che non si prende pieno le sue responsabilità, sia dell’Occidente che non è mai riuscito a riscattare le colpe del suo passato coloniale. Ma, al di là della morale della storia, il libro intende aiutarci a comprendere per favorire un dialogo. Capire e dialogare, come è ovvio, non fermeranno a breve il terrorismo ISIS ma almeno ci aiuteranno a renderci conto delle ragioni che lo provocano. Ed è francamente un dovere intellettuale cercare di farlo. D’altra parte le rivoluzioni della primavera araba – e per Corrao sono senza dubbio rivoluzioni e non solo rivolte - testimoniano anche di una presa di coscienza e di un desiderio di libertà da parte del mondo arabo nel suo complesso. Forse l’autrice, volendo obiettare qualcosa, non sottolinea abbastanza che la maggior parte dei problemi con cui ci confrontiamo dipendono più dalla peculiarità del mondo arabo che dalla fede islamica. Comunque sia, il libro ci offre un quadro della situazione pregevole e intelligente, e merita di essere tradotto in lingue diverse dalla nostra a cominciare dall’arabo. Ovviamente, da leggere.
Francesca Corrao, Islam, Religione e Politica, LUISS Univerity Press, Roma, pagg. 228, € 12,00