Il Fatto 18.11.15
L’ex democratico
Mineo rilancia: “Renzi subalterno alla spietata Boschi”
Sicura di sé, ma soprattutto spietata”. Una perfetta candidata al ruolo di presidente del Consiglio, insomma. Ecco le principali qualità di Maria Elena Boschi secondo Corradino Mineo, ex Pd, descritte durante la trasmissione Un giorno da pecora in onda ieri su Radio due. Il senatore non lascia, quindi, anzi raddoppia, dopo che nelle scorse settimane aveva accusato il premier Matteo Renzi di essere “subalterno a una donna bella e decisa”, scatenando il totonomi negli ambienti poltici salvo poi chiarire che non faceva alcun riferimento a questioni di natura sessuale. Allora che cosa voleva dire? Lo spiega proprio durante la diretta radiofonica: quando il disegno di legge sul nuovo Senato è stato cambiato in commissione dalla ministra delle Riforme e da Anna Finocchiaro (“le due dopo quella volta sono diventate amiche”, fa notare Mineo), Renzi “pur di non fare un torto alla Boschi, ci ha messi in un pasticcio e ci ha asfaltati”. Pochi giorni fa, il senatore era convinto di conoscere cose che potevano “costare la carriera al premier”: ora invece lo descrive come un “bravo ragazzo, a differenza della più sicura e spietata Boschi”.