Corriere 20.11.15
Profughi e accoglienza. Scossa alla politica Usa
di Massimo Gaggi
«Venga qui a insultarmi, Obama». Il senatore Ted Cruz, arciconservatore del Texas, la sua campagna per la Casa Bianca la fa così. Prima chiede che gli Stati Uniti accolgano solo rifugiati siriani di religione cristiana. E quando il presidente lo attacca sostenendo che non riesce a immaginare uno «spot» migliore per la campagna di reclutamento dell’Isis che una discriminazione dei profughi, respingendo quelli musulmani, Cruz mette la faccia davanti alla telecamera come un «bomber» che ha appena segnato il gol della vita: «Venga a dirmelo in faccia se ne ha il coraggio». Non è l’unico a usare il terrorismo dello Stato Islamico per scuotere la campagna elettorale Usa con onde emotive: anche il moderato Jeb Bush, convertito al cattolicesimo, sostiene che bisogna trattare con particolare riguardo i profughi di religione cristiana. E Donald Trump accusa Obama: «È pazzo, vuole riempire l’America di rifugiati siriani senza sapere chi siano. Un regalo che riserva ai conservatori: li manda soprattutto in Stati con governatori repubblicani». È falso: dal 1° gennaio a oggi gli Usa hanno accettato solo 1500 siriani. Ora Obama promette di prenderne altri diecimila. Cifre ridicole rispetto agli 800 mila che dovrebbero andare in Germania. Falso anche il riferimento agli Stati a guida repubblicana: ne hanno avuti mille, i due terzi. Ma anche i governatori di destra sono molti di più di quelli democratici (31 contro 18).Certo, con Trump vero e falso contano poco, ma quando si toccano temi delicati come il terrorismo si rischiano disastri. Così il suo partito pensa bene di votare una legge per rendere più difficile l’accoglienza di rifugiati che già arrivano col contagocce: il capo dell’Fbi e quello del «National Intelligence» nonché il ministro dell’Interno dovranno personalmente certificare la non pericolosità di ogni singolo rifugiato che entra nel Paese. Intanto una maggioranza di governatori, 28 su 50, ha già dichiarato che userà tutti i suoi poteri per respingere i profughi.Obama replica annunciando che metterà il veto su questa legge, ma rischia grosso perché la norma contro l’accoglienza è sostenuta anche da molti democratici. E getta altra benzina sul fuoco accusando i repubblicani di essere fifoni isterici: «Hanno paura anche di vedove e bambini orfani, non è una buona politica reagire al terrorismo col panico, esagerando i rischi». Se tra gli obiettivi dell’Isis c’era quello di incendiare la politica del Paese leader del mondo, almeno questo lo sta centrando.