venerdì 13 novembre 2015

Corriere 13.11.15
Piccoli e medi editori: in fiera 380 agguerriti «per amore dei libri»
di Edoardo Sassi


Si definiscono «agguerriti, competenti e dinamici». Ma soprattutto «pronti ad affrontare i nuovi scenari». Ovvero non tanto o non solo la grave crisi del settore — oltre il venti per cento di perdite negli ultimi cinque anni per il mercato del libro — quanto la recente acquisizione di Rizzoli libri da parte del colosso Mondadori.
E proprio lo scenario «Mondazzoli» — termine più volte ricorrente ieri nei discorsi dei relatori — ha fatto da convitato di pietra durante la conferenza di presentazione della quattordicesima edizione di «Più libri più liberi», fiera della piccola e media editoria che si svolgerà come sempre a Roma nel Palazzo dei Congressi dell’Eur, dal 4 all’8 dicembre. Cinque giorni di programmazione con un fitto calendario di eventi e incontri (330), ma soprattutto le proposte editoriali sugli stand dei 337 espositori (146 dei quali provenienti da Roma e Lazio) che, è stato detto, avrebbero potuto essere tanti di più. Almeno una quarantina di marchi sono infatti rimasti fuori per mancanza di spazi. E anche per questo in futuro, forse già dal 2017, si sta pensando a un trasferimento della kermesse nella nuova «Nuvola» (soprannome con cui è noto l’erigendo Palacongressi, progetto dell’architetto Massimiliano Fuksas avviato nell’anno 2000), se e quando mai l’opera pubblica sarà completata e funzionante.
Forte di circa cinquantamila visitatori annui, la fiera della piccola e media editoria vanta comunque, come è stato sottolineato ieri, alcuni «suoi» numeri in crescita: un più 1,7 per cento di occupazione nel 2014 e un identico incremento percentuale dei titoli pubblicati, con un totale che oggi rappresenta la metà circa della produzione nazionale (un libro su due di quelli che escono in Italia).
E da questi numeri — sempre ponendo l’accento sulla «diversità culturale» e sulla «non omologazione» — la fiera, promossa e organizzata dall’Associazione italiana editori (Aie) e dunque anche dai grandi editori, riparte. Riparte nonostante una netta contrazione dei fondi pubblici (sia Comune di Roma sia Regione Lazio hanno ridotto il contributo) affiancando all’offerta di vendita delle 380 case editrici presenti (numero superiore a quello degli stand dovuto al fatto che più marchi si suddividono lo spazio) la presenza di nomi di rilievo dello scenario culturale, a partire da colui che è un po’ l’autore-simbolo della piccola e media editoria, Andrea Camilleri, che anche quest’anno tornerà in fiera (6 dicembre) per un incontro con il suo pubblico.
Tanti e diversi i protagonisti annunciati all’Eur, italiani o stranieri, autori o semplici ospiti di una rassegna che per questa edizione ha scelto come slogan «Per amore dei libri»: da Dacia Maraini a Raffaele La Capria, da Niccolò Ammaniti a Erri De Luca, da Nicola Lagioia a Goffredo Fofi, da Giorgo Agamben a Marcello Fois, da Massimo Carlotto a Giancarlo De Cataldo, dal sociologo Marc Lazar — protagonista dell’incontro Italia e Francia due democrazie in crisi. Quali rimedi ? — alla sua connazionale Annie Ernaux, dallo sloveno Boris Pahor al camerunese Yvan Sagnet, classe 1985, leader del primo sciopero di braccianti immigrati in Italia, da lui raccontato in Ama il tuo sogno .
Emergenza Siria, Isis (un incontro in memoria di Khaled al-Asaad, archeologo assassinato perché difendeva i tesori di Palmira), migranti, mafie, passando per il quarantennale della morte di Pasolini, Vatileaks 2 o i giovanissimi youtubers : non c’è praticamente tema della contemporaneità che «Più libri» (www.plpl.it) non sfiori almeno, senza tralasciare grandi protagonisti dello spettacolo tipo Paolo Poli — una sua lettura dei Promessi Sposi l’8 dicembre — o Ornella Vanoni, che presenterà in fiera Piccole storie di Ornella V .