Repubblica 2.10.15
Lo scrittore statunitense Joe Lansdale
“Siamo ancora un Far West senza controlli”
Ci sono troppe armi in giro, e molto potenti
C’è una responsabilità dei produttori, anche di quelli italiani
intervista di Giampaolo Cadalanu
Joe Lansdale è un romanziere texano doc, autore di “Notizie dalle tenebre” e “La foresta” ( Einaudi ), ed è una voce preziosa per capire dove nasca la follia delle stragi nelle scuole americane.
Signor Lansdale, da dove viene questa rabbia?
«Molto viene dalla mentalità di frontiera, che può essere anche qualcosa di positivo. Ma c’è l’idea che sia l’arma a rendere una persona potente. Il problema principale è la mancanza di un adeguato controllo. È sempre più facile possedere armi. Il meccanismo è perverso: ci sono persone che hanno armi, altre che hanno paura di quelle che hanno armi, e si armano a loro volta. Ci sono persone pericolose, che hanno problemi mentali e che non dovrebbero possedere nemmeno una fionda. Ci sono altri che non hanno problemi mentali, ma sono carichi di rabbia. E come si comportano può dipendere dalla disponibilità di armi».
Ma qual è l’aspetto decisivo, all’origine di tutto? È la cultura americana o la potenza della lobby dei produttori?
«Un elemento alimenta l’altro. Conosco tanti possessori di armi, persone attente, e le dirò: non tutti vanno fuori a sparare all’impazzata. Ma persino chi non avrebbe mai acquistato un’arma quattro o cinque anni fa, adesso è spaventato e pensa di averne bisogno. E naturalmente la situazione peggiora».
È una responsabilità dei produttori?
«Stanno facendo un sacco di soldi, ma non sono solo gli americani, sono anche gli europei, gli italiani. Si può rimproverare la grande disponibilità qui in America, ma sono responsabili anche i produttori di tutti i Paesi, compresi quelli che a casa propria adottano controlli severi. Anche l’Italia non ne esce bene, contribuisce a queste tragedie».
Lei propone controlli molto più severi?
«Non sono un fanatico del controllo, non mi preoccupa vedere che ci sia chi possiede un’arma da caccia.
Ma queste armi da guerra non sono assolutamente necessarie. Persino i soldati, quando hanno finito con il loro lavoro, le mettono da parte. Noi invece ne abbiamo una disponibilità totale. È folle. Si producono armi sempre più micidiali, per metterle a disposizione di gente comune. E non finisce mai, da noi come in Europa. Non finirà mai fino a quando non verrà imposta una legge su tutta la produzione. Oggi si producono armi che nessuno dovrebbe usare, in grado di distruggere un carro armato. Possibile che servano per scopi ricreativi? Possiamo dire che anche una bomba atomica si può vendere per scopi ricreativi».
Ma la politica non riesce a imporre un limite?
«Anche quelli che votiamo, che hanno preso impegni in questo senso, quando vengono eletti smettono di parlarne. Perché sanno dove sono i soldi».