La Stampa 19.10.15
La paura dell’immigrazione fa volare la destra in Svizzera
Gli anti-europeisti di Blocher al 28% vincono le elezioni legislative
di Francesco Iannuzzi
La Svizzera chiamata al voto per eleggere il nuovo Parlamento, come da previsioni, ha sterzato nettamente a destra. L’Udc-Svp (Unione democratica di centro-Partito popolare Svizzero), il partito della destra più conservatrice e antieuropeista di Christoph Blocher, ha superato il 28 per cento dei voti e incassa 65 seggi, 12 in più rispetto al 2011. I Liberali radicali del Plr, sono riusciti a superare il 16% e portano a casa 32 seggi (+4). I socialisti hanno tenuto, ma gli altri partiti del centrosinistra perdono molto terreno lasciano sul terreno sei seggi.
Una sola priorità
Del resto tutta la campagna elettorale si era focalizzata sull’immigrazione e il diritto d’asilo e, in un Paese dove un quarto degli otto milioni di abitanti è straniero, la destra populista ha avuto gioco facile a puntare sulle paure e sulle debolezze dell’Europa. Pare quasi certo che i populisti riusciranno ad ottenere la maggioranza del Consiglio Nazionale composto da 200 rappresentati e del Consiglio degli Stati (46 seggi).
L’opposizione
I socialisti resistono, con il 18,6%, e si confermano secondo partito del Paese con 43 seggi, ma ne perdono due rispetto al 2011. Calano in modo consistente invece i Verdi ed ecologisti che perdono sei seggi.
Ripercussioni ci saranno anche per quanto riguarda il prossimo Consiglio Federale (governo composto da 7 componenti) dove normalmente vengono eletti rappresentanti dei primi quattro partiti: Il Partito borghese, di centrodestra moderato, rischia di perdere il suo seggio a favore dell’ultra destra.
Costi molto elevati
Caratteristica di questo voto è stato l’elevatissimo costo che, secondo alcune stime, ha superato i 50 milioni di euro e ha sollevato anche grandi polemiche perché in Svizzera non esiste nessuna vera disciplina sulla trasparenza dei finanziamenti ai partiti o ai singoli candidati e quindi ci si affida alla buona volontà dei singoli per sapere la provenienza e l’entità degli stessi.
Una nota di colore di queste elezioni è che la figlia del fondatore dell’Udc Christophe Blocher, Magdalena Marullo, è stata eletta deputata per cui molti hanno paragonato la sua ascesa a quella di Marine Le Pen, leader del partito francese di estrema destra nazionalista Front national e figlia del fondatore del movimento, Jean-Marie Le Pen. Si spera, però, che i loro rapporti restino civili.