Il Fatto 5.10.15
Professionisti della politica
di Fabrizio Esposito
Dopo l’infausto berlusconismo, anche il renzismo nella sua scalata al potere ha cavalcato l’antipolitica e la lotta ai privilegi della Casta. Giunti però al momento della verità, il
premier e i suoi fedelissimi hanno subito archiviato la rottamazione e sono diventati essi stessi simboli della nuova Casta, a conferma della irriformabilità del sistema
dall’interno. Nel Paese reale la crisi economica non passa mai, ma dall’altro lato, nel Paese dei Palazzi, la ricchezza non arretra di un millimetro. Anzi. La dimostrazione è nelle squallide cronache di questi giorni al Senato, protagonista l’ex berlusconiano Verdini, oggi renziano. Il trasformismo
parlamentare ha toccato quota 300 seggi. Un dato incredibile: un terzo di deputati e senatori ha cambiato casacca perlopiù per mantenere prebende e poltrone e incassare favori e consulenze. Rispetto al passato, i privilegi della Casta sono l’unica ragion d’essere della politica. E’ il trionfo del poterismo, per citare Stalin. La gestione del potere fine a se stessa, per rievocare l’andreottismo. I politici sono stati i nuovi ricchi che si sono affermati in questo infinito decennio di vacche magre. Non è qualunquismo, è la realtà.