venerdì 19 giugno 2015

La Stampa 19.6.15
Torture e omicidi
Arrestati otto soldati di Kiev


Kiev Sequestro di persona, tortura e omicidio: sono alcuni dei crimini contestati a otto militari ucraini finiti ieri in manette. Accuse che portano nuovamente a galla lo scempio dei diritti umani nel conflitto del Donbass, la regione separatista nell’Est dell’Ucraina.
A elencare le accuse e a dare notizia degli arresti è lo stesso ministro dell’Interno di Kiev, Arsen Avakov, che ha anche ordinato lo scioglimento della compagnia di volontari in cui i soldati prestavano servizio: la «Tornado», formata in parte da ex detenuti delle regioni sud-orientali di Donetsk e Lugansk, proprio quelle dilaniate da una guerra in cui finora hanno perso la vita oltre 6.400 persone. E tra gli otto arrestati c’è anche il comandante della compagnia, Ruslan Onishchenko, ora dietro le sbarre a Kharkiv.
I militari della «Tornado», in prima linea contro i separatisti filo-russi, sostengono di essere «perseguitati». Dietro questo accanimento - dicono - ci sarebbero le accuse che hanno rivolto al capo della polizia di Lugansk, Anatoli Naumenko, che, secondo loro, sarebbe coinvolto in una storia di contrabbando di metallo e carbone dalle zone occupate dai miliziani filorussi.