mercoledì 10 giugno 2015

Corriere 9.6.15
I due Pd schierati contro: «Inaccettabile»
Si sottraggono alla dalla disciplina di partito
di I. C.


STRASBURGO Sono decisamente contrari alle unioni tra coniugi dello stesso sesso e ancora di più se coinvolgono dei figli. Ma anche l’obiettivo di trasformare l’aborto in un diritto umano fondamentale dell’Unione Europea ha convinto gli eurodeputati del Pd Luigi Morgano e Damiano Zoffoli, entrambi espressione della componente centrista, a dissociarsi dalla disciplina di partito e a votare no alla risoluzione sull’eguaglianza di genere. Non temono l’isolamento nella eurodelegazione del Pd, che si è impegnata nel far passare nell’Assemblea di Strasburgo il testo curato dalla collega socialdemocratica tedesca Maria Noichl, pur mantenendo un basso profilo probabilmente a causa della delicatezza politica dell’argomento in Italia. «Sui diritti degli adulti una riflessione va fatta — afferma Morgano, ex vicesindaco di Brescia ed ex dirigente della locale Università Cattolica —. Ma qui nell’Europarlamento di Strasburgo, le relazioni e le risoluzioni tipo questa sulla parità di genere si susseguono alzando sempre l’asticella. Passo dopo passo, si punta all’introduzione di nuovi parametri etici e morali. L’aspetto più incredibile, nel punto sulle famiglie con coniugi dello stesso sesso, è che si privilegiano i diritti degli adulti. Ma è giusto che l’interesse dei bambini sia secondario, quando tutti a parole affermano il contrario?». Zoffoli, ex sindaco di Cesenatico, medico ed ex Margherita, ribadisce l’abituale sintonia con Morgano su questi temi. «Questa evoluzione delle famiglie, richiamata dalla risoluzione dell’Europarlamento, proprio non la vedo — afferma —. Io mi attengo a quello che dice la Costituzione italiana, che non prevede queste nuove forme di unioni matrimoniali e di nuclei familiari. E già le aperture sull’aborto sarebbero state sufficienti per il mio no a questo testo, che non posso assolutamente accettare». Entrambi gli eurodeputati del Pd sono coscienti che il loro partito è impegnato in una riflessione interna sulla registrazione delle unioni tra partner dello stesso sesso. Ma, anche limitatamente a questo aspetto, la loro opposizione resta netta nonostante l’orientamento predominante. «Terremo fede al rapporto votato a Strasburgo, approvando nei tempi previsti, ovvero prima delle ferie estive, la legge sulle unioni civili, attualmente in discussione in Senato», ha dichiarato la senatrice Laura Cantini della direzione pd, prima firmataria con il collega Andrea Marcucci del disegno di legge che istituisce le unioni civili per le coppie omosessuali.