venerdì 8 maggio 2015

Corriere 8.5.15
Bologna Medicina. Con i premi Nobel si parla di longevità
di Ida Bozzi


Con l’affollata prolusione di Luc Montagnier, premio Nobel nel 2008 per la Medicina, si è inaugurato ieri a Bologna il primo Festival della Scienza medica, Bologna Medicina, che durerà fino al 10 maggio. Un festival in tutti i sensi, con divertimenti, mostre e spettacoli, concerti e attività per bambini, il cui fulcro è però una cosa delicata e seria come la medicina, i suoi sviluppi più moderni, gli aspetti sociali e storici che riguardano la salute, i fronti della cura di malattie lievi o severe, e che per la prima edizione ruota intorno al tema La lunga vita . «La medicina è il complesso di discipline più lanciato verso l’innovazione — illustra il presidente del comitato scientifico del festival, Fabio Roversi Monaco — e riguarda questioni che interessano giornalmente tutte le persone». Così è nata l’idea di una rassegna, organizzata dalla Fondazione Carisbo con il concorso di «Genus Bononiae. Musei nella Città», che proporrà incontri con studiosi e noti medici, e che mette in rilievo l’antica vocazione per la medicina e la cultura della città universitaria. «Il taglio è divulgativo — ha continuato Roversi Monaco — ma di qualità, di alta divulgazione. Ad esempio, la prolusione di Montagnier, seguitissima dal pubblico, ha portato qui il frutto di una conoscenza rilevante anche per i medici stessi». Molte le sezioni del festival (Focus, Dizionario medico, Contagi, Maschile e Femminile, e così via) e molte anche le curiosità: come l’incontro di oggi Prima di Csi. Nascita e sviluppo della medicina legale con Carlo Lucarelli (ore 11.30), e il dietro le quinte sul serial medico The Knick , con i consulenti dell’archivio Burns che ha ricostruito il set e gli strumenti medici d’epoca (ore 18). Innumerevoli gli incontri (programma su www.bolognamedicina.it) in cui si parlerà di età, mente, chirurgia, bellezza, corpo, ma anche sanità italiana. Da segnalare oggi il premio Nobel Andrew Z. Fire su «Oggi possiamo controllare i geni» e in serata i brani recitati da Massimo Popolizio e scelti da Sandro Modeo da opere di scrittori che furono anche medici, da Cechov a Bulgakov. Domani, l’incontro su Homo senex con Stanley Ulijaszek di Oxford, e la scoperta della bioelettricità raccontata dal premio Nobel Erwin Neher; e domenica l’incontro sulle staminali con Michele Baccarani e Michele De Luca. Il festival avrà un’appendice il 26 maggio con il premio Nobel Kary Mullis.