lunedì 4 maggio 2015

Corriere 4.5.15
Un’operazione verità sui bilanci dello Stato che trasmetta fiducia
di Daniele Manca


Lo stato dei conti pubblici è precario. E l’esecutivo si deve convincere che non siamo in tranquilla navigazione verso la crescita.
L’ ultima sentenza della Corte Costituzionale, che ha bocciato il mancato adeguamento al 100% all’inflazione degli assegni pari a tre volte il minimo pensionistico, ne è una prova. 
Tra il 2011 e il 2014 è stata fatta una serie di operazioni molto dolorose per i cittadini per tentare di rimettere perlomeno in carreggiata il nostro Paese oltre che per riconquistare la fiducia dei partner europei. La manovra varata dal governo guidato da Mario Monti nel 2011 era uno di questi atti. Per 5,5 milioni di italiani in pensione (sui 18 totali) si è trattato di un intervento sulla carne viva. Che imponeva loro immediatamente un diverso approccio al futuro. Una misura dal valore enorme che ha permesso attraverso il loro sacrificio di trattare con l’Europa ed evitare procedure e sanzioni sui conti pubblici.
I 9 miliardi (i primi conteggi parlano di 10-12 ai quali andrà sottratto il maggior gettito Irpef), che a regime il governo dovrà trovare per rispettare quella sentenza, danno un’idea di quanto alta sia la posta in gioco. Quale che sia la strada che il governo sceglierà per rispettare la sentenza della Consulta è evidente che non è più procrastinabile un’operazione verità sul bilancio pubblico. Troppo spesso si è voluto mettere in alternativa rigore e sviluppo. Non lo sono. Il rigore è prerogativa per la crescita. Non è una combinazione semplice, ma quante altre sentenze pendenti possono nel giro di poco mettere a rischio ciò che è stato sinora fatto? Altro che tesoretti .
Il paradosso è che i primi a esserne convinti e a non fidarsi sono i cittadini. I milioni di pensionati che forse riceveranno un rimborso siamo sicuri che useranno quegli euro per consumare di più? O aumenteranno, se potranno, la loro quota di risparmio temendo altri prelievi da chissà dove, come dimostrano le statistiche di questi ultimi anni?