domenica 26 aprile 2015

Repubblica 26.4.15
Gratifiche ad personam
Premi ai docenti più meritevoli tutti i poteri ai capi d’istituto


È diventato il capitolo più contestato della riforma: i poteri dei dirigenti scolastici. Con la “Buona scuola” i presidi avranno uno stipendio migliore (in partenza solo loro), potranno scegliere da un albo territoriale i docenti necessari all’istituto che dirigono e insieme al Consiglio decideranno chi meriterà i premi. Saranno i presidi, quindi, a scegliere le figure che potranno affiancarli nella gestione della scuola. I docenti sono in fibrillazione: questi poteri concentrati nelle mani di una sola persona porteranno a un aumento delle raccomandazioni e del clientelismo e trasformeranno liberi insegnanti in dipendenti preoccupati e fedeli. Questo timore si lega anche alla creazione di un albo territoriale: da lì, una rete di scuole, i presidi potranno attingere per riempire i vuoti didattici. I docenti più sindacalizzati replicano che in questo modo si limita la possibilità di scelta dell’insegnante. La “Buona scuola”, nella versione che uscirà dal Parlamento, dovrebbe prevedere comunque presidi a termine: una volta finito l’esercizio torneranno a insegnare. E una serie di istituzioni e figure decisionali di contrappeso. Il dirigente scolastico, inoltre, sarà sottoposto a valutazione interna ed esterna.