Corriere 12.4.15
Il «manifesto» di Landini
Camusso riapre le ostilità: non va da nessuna parte
di M.Gu.
ROMA A porte chiuse e senza fanfare, nel seminterrato di una sede Arci a Centocelle, Maurizio Landini riunisce per la prima volta la sua «coalizione sociale». Dentro lo stanzone studenti, lavoratori, artisti, sindacalisti e liberi professionisti, una cinquantina di persone in tutto. Fuori, i giornalisti (a parte qualche infiltrato). Parte così il convoglio che tante polemiche ha scatenato a sinistra, tra rivalità interne e attriti con il governo. Landini lancia il manifesto che racchiude, in pillole, i temi della manifestazione del 14 marzo. E la reazione di Susanna Camusso non pare un buon viatico per il nuovo contenitore di sinistra. Le chiedono della riunione e la leader della Cgil conferma la sua ostilità all’iniziativa. «Mi state dando una notizia...», risponde ai cronisti che la provocano. E poi: «La coalizione sociale? Non mi pare che vada da alcuna parte». Un‘energica secchiata di acqua gelida: «In una situazione difficile non ci sono scorciatoie, c’è il complicato lavoro di ricostruire l’unità dei lavoratori e le organizzazioni sindacali, la capacità contrattuale per riconquistare i diritti».
A Centocelle intanto, periferia romana ad alta densità abitativa, la minoranza del Pd diserta l’appuntamento. C’è in compenso il costituzionalista Stefano Rodotà, che da subito aveva mostrato interesse verso l’idea di mettere assieme associazioni, movimenti, sindacati e singoli cittadini in un «cammino comune», per battere uniti le discriminazioni e le ingiustizie. «Vogliamo dimostrare — si legge nella bozza di manifesto, ancora da emendare — che si può fare politica attraverso un agire condiviso, al di fuori e non in competizione rispetto ai partiti». Il leader dei metalmeccanici, che ha voluto la riunione lontano da taccuini e telecamere, assicura che il nuovo soggetto che nasce «non vuole essere la coalizione di Landini o della Fiom, ma semplicemente una realtà che coglie le istanze di numerosi soggetti di base che operano sul territorio». Il prossimo appuntamento Landini lo mette in agenda per maggio, per pianificare il futuro della coalizione e raccogliere nuove adesioni.