Repubblica 9.2.19
La repressione di Bashir
Minacce alla reporter italiana che racconta le proteste in Sudan
di Gabriella Colarusso
Prima
il fermo, a Khartoum, il 6 gennaio scorso mentre documentava la dura
repressione del regime di Omar Al Bashir contro le proteste di piazza
che vanno avanti da settimane e in cui hanno perso la vita almeno 50
persone, secondo le cifre fornite da medici e opposizione sudanesi. Poi
le minacce. «Sei il nemico del Sudan. Non sei la benvenuta nel nostro
Paese. Se non ci ascolterai e tornerai qui, te ne pentirai. Ma sarà
troppo tardi»: questo il contenuto di una mail inviata ieri alla
giornalista Antonella Napoli, che si occupa di Sudan, e firmata da
sedicenti "Fratelli Musulmani del Sudan".
«Chiunque parli delle
rivolte sudanesi è un nemico da abbattere», dice Napoli che qualche
giorno fa aveva raccontato la storia di Ahmed Awadal Karim, un
insegnante 30 enne ritrovato morto a Khartoum con segni di torture.