sabato 9 febbraio 2019

Repubblica 9.2.19
La repressione di Bashir
Minacce alla reporter italiana che racconta le proteste in Sudan
di Gabriella Colarusso


Prima il fermo, a Khartoum, il 6 gennaio scorso mentre documentava la dura repressione del regime di Omar Al Bashir contro le proteste di piazza che vanno avanti da settimane e in cui hanno perso la vita almeno 50 persone, secondo le cifre fornite da medici e opposizione sudanesi. Poi le minacce. «Sei il nemico del Sudan. Non sei la benvenuta nel nostro Paese. Se non ci ascolterai e tornerai qui, te ne pentirai. Ma sarà troppo tardi»: questo il contenuto di una mail inviata ieri alla giornalista Antonella Napoli, che si occupa di Sudan, e firmata da sedicenti "Fratelli Musulmani del Sudan".
«Chiunque parli delle rivolte sudanesi è un nemico da abbattere», dice Napoli che qualche giorno fa aveva raccontato la storia di Ahmed Awadal Karim, un insegnante 30 enne ritrovato morto a Khartoum con segni di torture.