venerdì 8 febbraio 2019

Corriere 8.2.19
A fil di rete di Aldo Grasso
Eluana Englaro, Mentana ripercorre «una storia italiana»
A dieci anni dalla sua scomparsa, Enrico Mentana ha presentato uno speciale Bersaglio Mobile dal titolo: «Eluana, una storia italiana» (La7, mercoledì, 21.15).


Mentana ha confezionato un’intervista a cuore aperto con Beppino, il padre di Eluana, inframezzata da una ricostruzione dettagliata della vicenda, dall’incidente del 18 gennaio 1992 alla prima lettera del padre alle istituzioni nel 2004, dai picchetti delle associazioni pro-vita fuori dall’ospedale all’incredibile scontro istituzionale tra il premier Berlusconi e il presidente della Repubblica Napolitano che rifiutò di firmare un decreto che imponeva di continuare l’alimentazione.
Beppino, le mani tremanti e il volto provato, ci ha restituito un ritratto della figlia, «un’autentica purosangue della libertà», che «amava viaggiare», rivendicando di aver portato avanti le battaglie per la libertà che Eluana stessa appoggiava, convinto che una «cultura della vita» non possa esimere anche da una «cultura della libertà».
Sono state mostrate vecchie lettere di Eluana, e il padre ha sintetizzato così il suo pensiero per un amico in rianimazione: «In certe situazioni della vita non è la speranza l’ultima a morire, ma morire è l’ultima speranza». Eluana ha rappresentato qualcosa anche nella vita professionale di Mentana. All’epoca, dirigeva il TG5 e aveva chiesto di realizzare una serata dedicata proprio alla morte della giovane. Era il 9 febbraio del 2009. Dinanzi al diniego di Mediaset di sospendere la puntata del «Grande Fratello», Mentana lasciò la poltrona di direttore con queste parole: «Mi dimetto dal mio incarico di direttore editoriale perché Canale 5 non fa informazione».
Il reality andò regolarmente in onda con una ventina di secondi di frasi di circostanza della conduttrice, Alessia Marcuzzi: un abbraccio virtuale alla famiglia di Eluana e via con i giochi, come se niente fosse.