domenica 27 gennaio 2019

La Stampa 27.1.19
Sanders pronto a ricandidarsi per la corsa alla Casa Bianca
di Francesco Semprini


Bernie Sanders non molla le sue ambizioni presidenziali e presto, anzi prestissimo, annuncerà la sua discesa in campo per Usa 2020. È quanto emerge dalle rivelazioni fatte da diverse fonti anonime molto vicine al senatore democratico ad alcuni media americani, le quali hanno spiegato come Sanders stia già lavorando alla formazione di un comitato esplorativo per sondare il terreno in vista delle primarie di partito. A motivare il senatore, social-democratico per sua stessa definizione, sono i sondaggi che «lo danno tra i candidati più accreditati fra gli elettori afro-americani e ispanici», spiega una delle fonti che afferma di conoscere molto bene i piani del veterano politico liberal.
Ma c’è di più, perché Sanders avrebbe oggi una marcia in più rispetto al 2016 quando fu costretto alla resa dinanzi a Hillary Clinton pur dando filo da torcere all’ex first lady espressione dell’ala pro-establishment del partito. «Oggi può vantare il primato di essere uno dei politici più popolari di tutto il Paese», spiega un’altra fonte vicina al senatore. Nessuna conferma ufficiale arriva dall’ufficio politico di Sanders, anche se Josh Orton, suo consigliere di vecchia data, spiega su Twitter che «nessuna decisione è imminente». Un eccesso di cautela secondo una terza fonte vicina al senatore la quale rivela come siano già in corso i lavori per la formazione del «comitato esplorativo». È questo infatti il primo atto nella discesa in campo di un candidato in vista di elezioni. Così come lo staff di Sanders avrebbe iniziato già i colloqui per reclutare nuovi collaboratori da schierare in campagna elettorale. Del resto la partecipazione del senatore alle Presidenziali era già data come scontata da molti osservatori, nonostante i suoi 77 anni.
Il riscatto
Sanders è ancora oggi più battagliero che mai, pronto a cercare il riscatto dopo la controversa uscita di scena da Usa 2016 a vantaggio della Clinton. Una sconfitta contestata, specie per le pressioni che la candidata avrebbe fatto sui vertici di partito a causa della scomoda e calzante concorrenza del rivale social-democratico forte del sostegno di tanti giovani e dell’ala più liberal del partito. La discesa in campo di Sanders farebbe seguito alla già affollata passerella di politici democratici pronti a sfidare Donald Trump, da Julian Castro a Kamala Harris, passando per la candidata progressista Elizabeth Warren, per arrivare alla «new generation» dei vari Beto O’Rourke e Cory Booker, per finire con la «variabile» Joe Biden.