Il Fatto 14.1.19
La politica fabbrica l’odio, oggi come durante il nazismo
Niente è cambiato: si fa credere di essere minacciati da un’altra “razza”
La politica fabbrica l’odio, oggi come durante il nazismo
di Furio Colombo
Valentina
Pisanty, docente e semiologa, ha scelto in questo suo ultimo libro
(Educare all’Odio, La difesa della razza 1938-1943, La Biblioteca di
Repubblica – L’Espresso) di fare tesoro dell’insegnamento di Umberto
Eco, suo maestro. Nel suo Fascismo Eterno (Nave di Teseo), Eco aveva
offerto la versione più chiara e più drammatica del come nasce il
comportamento persecutorio detto “fascismo”. È un lavoro lungo e
paziente in cui diligentemente si accumulano tutte le perversioni di
persona contro persona, gruppo contro gruppo, forte contro debole,
inventando, elaborando e accreditando l’idea che esista una razza pura e
che la tua sia la tua, contro cui grava una minaccia.
Valentina
Pisanty ha dimostrato subito, con il suo primo testo importante, La
fastidiosa questione delle camere a gas, il senso del discorso di Eco:
l’odio si fabbrica. La realtà c’entra poco e anzi disturba. Non è certo
dalla realtà che gli attuali predicatori di odio (mi riferisco non al
nazismo, ma alla sua nuova incarnazione, il sovranismo) traggono la
sequenza secondo cui i migranti vengono forzati ad abbandonare comodi
villaggi, ad affollare i barconi e a fingersi profughi di guerre che non
ci sono per vivere poi a carico di bravi popoli che lavorano. Se
sfogliate lo studio della Pisanty sulla difesa della razza, vi accorgete
che non c’è differenza fra la qualità dell’imbroglio e la totale
falsità degli argomenti di allora (gli ebrei) e di adesso (i profughi).
Allora
c’era un complotto ebreo contro le razze pure per dominare il mondo.
Adesso un immenso business trasporta i “negri” a cura di personaggi come
il miliardario ebreo Soros, creando un portentoso giro d’affari e
facendoci invadere da una razza estranea e inferiore (“oranghi”, dice un
capo leghista) che sradica i nostri valori e, a seconda delle leggende,
sarà la nuova razza padrona o la merce schiava che estirpa il sano e
copioso lavoro italiano E tutto ciò, naturalmente, per dominare il
mondo.
Leggete il lavoro accurato ma anche in molte parti
incredibile della Pisanty e capite perchè Fontana, ministro della
Famiglia (Lega) vuole abolire la Legge Mancino che vieta manifestazioni
di razzismo. E il ministro dell’Interno non vuole che si interrompa il
bello di una partita solo perchè i giocatori “negri” sono insultati per
tutto il tempo da cori di odio. La scuola dell’odio ha ripreso a dare i
suoi frutti. Prima lezione: buttar via le coperte di un senza casa che
muore di freddo. Quanto ai “negri”, cosa importa se restano a lungo nel
mare d’inverno. Valentina Pisanty parla del 1939. Ma spiega perchè.