venerdì 11 gennaio 2019

Il Fatto 11.1.19
Gela
Una necropoli sotto il cemento del centro, ma il suo destinoè segnato: sarà riseppellita
La decisione della Soprintendenza
di Alan David Scifo


Gli studenti delle scuole della città ogni mattina, così come alcuni turisti, vanno a visitare la necropoli venuta alla luce grazie agli scavi della condotta idrica tra novembre e dicembre. Si sa, sotto il cemento di Gela c’è un tesoro. Basta scavare pochi metri per far riemergere un sarcofago risalente al Quinto secolo avanti Cristo oppure, come accaduto in via Genova, un’intera necropoli greca. Una scoperta straordinaria che però durerà poco: a poco più di un mese dai primi ritrovamenti, la Sovrintendenza ha deciso di sotterrare tutto e installare al massimo dei totem che mostrino le foto dei reperti del sottosuolo. Troppo costoso, evidentemente, il restauro conservatico e la successiva esposizione. Ma c’è chi si ribella a questa scelta chiedendo alternative prima della nuova scomparsa di questo tesoro gelese: tra le voci spicca il professore Nuccio Mulè, vera e propria memoria storica della città, che ha inviato un dossier all’assessore regionale ai Beni culturali Sebastiano Tusa, definendo Gela la “Caporetto dell’archeologia mediterranea”.
Il 19 gennaio, al liceo classico “Eschilo”, sarà creato un comitato cittadino a difesa dei beni archeologici di Gela. Oltre alla necropoli di via Genova, a non essere valorizzati sono gli altri beni che avrebbero dovuto rilanciare il turismo gelese ma che oggi giacciono tra incuria e abbandono. Tra tutti l’acropoli greca, che ha come sfondo l’ex stabilimento petrolchimico della città, oggi abbandonato al degrado; poi il castello Svevo, anch’esso presente nel reportage del professore Mulè, restaurato negli anni novanta e poi abbandonato al suo destino. La città, insomma, si mobilità e spera di far cambiare idea all’amministrazione e alla soprintendenza. Ma il tempo non è molto. Il rischio è che questi siano davvero gli ultimi giorni disponibili per ammirare un pezzo del tesoro che il cemento di Gela nasconde.