Repubblica 6.12.18
May sotto accusa ai Comuni
Brexit a rischio stallo e il nodo Irlanda
di Antonello Guerrera
LONDRA,
REGNO UNITO Altro che uscita dall’Ue, il Regno Unito potrebbe rimanere
legato all’Europa «per un tempo indefinito». È la scomoda verità che la
premier Theresa May è stata ieri costretta a rivelare dopo aver provato a
secretare per giorni il "parere legale" sulla Brexit scritto
dall’attorney general del governo (cioè il suo massimo legale) Geoffrey
Cox.
Non solo: nel documento c’è scritto che i negoziati tra
Londra ed Europa potrebbero protrarsi potenzialmente all’infinito, che
si rischia uno "stallo" diplomatico e che il Regno Unito non ha alcuna
facoltà legale di recedere dall’accordo sull’Irlanda. In realtà, da
quando May ha raggiunto a fatica un accordo con le autorità Ue sulla
Brexit, questi rischi, seppur ipotetici, erano chiari fin dall’inizio a
tutti. Ma, messi nero su bianco dalla massima autorità legale
governativa, rafforzeranno non poco la propaganda dei ribelli
conservatori pro-Brexit e degli altri euroscettici, che accusano la
premier di aver svenduto il Regno Unito a Bruxelles.
Il meccanismo
del backstop concordato nell’accordo con l’Ue prevede la permanenza a
oltranza della Gran Bretagna nell’unione doganale europea e dell’Irlanda
del Nord nel mercato unico per evitare il ritorno delle frontiere tra
le due Irlande e delle tensioni, fino a quando non verrà trovata una
soluzione stabile.
May insiste nel dire che si tratta di una
scappatoia "temporanea" e che il backstop non conviene neanche all’Ue.
Ma è innegabile che una possibilità, seppur minima, che il Regno Unito
resti legato all’Europa per diversi altri anni esiste.
Ecco perché
May ha fatto di tutto per non far pubblicare il parere legale, almeno
fino a martedì, quando una mozione delle opposizioni ha sconfitto in
Parlamento il governo. Ieri alla Camera dei Comuni, durante il dibattito
fiume che continuerà fino all’11 dicembre quando si voterà l’accordo di
May, i pro-Brexit hanno accusato il governo di voler insabbiare il
parere legale di Cox. Altri hanno provato a dire che May ha mentito al
popolo. Il presidente della Camera Bercow li ha subito bloccati: il
regolamento della House of Commons vieta di accusare altri parlamentari
di essere falsi, disonesti o ubriachi.
Le buone vecchie maniere inglesi, finché dureranno.