La Stampa 1.11.18
“Ad ora non c’è alcun legame tra Emanuela e quei corpi”
«Ma
perché alla scoperta delle ossa si è parlato subito di un collegamento
con la scomparsa di Emanuela?». A chiederselo è Pietro Orlandi, fratello
di Emanuela, che ieri mattina si è recato a piazzale Clodio con il suo
legale, l’avvocato Laura Sgrò, per avere «notizie dai magistrati» sul
legame tra sua sorella e le ossa trovate nell’edificio di pertinenza di
Villa Giorgina, sede della Nunziatura Apostolica, in via Po a Roma.
1Pietro, cosa vi hanno detto gli inquirenti?
«Ci
hanno spiegato che le indagini sono in corso e per ora è prematuro
parlare. Procura e polizia sono al lavoro e noi speriamo di avere molto
presto novità. Lo dobbiamo a mia sorella».
2Ma come mai questo accostamento con la scomparsa di Emanuela e con quella di Mirella Gregori (sparita anche lei nel 1983)?
«Questo
è un punto interrogativo anche per me. Non capisco come una notizia del
genere possa essere uscita dal Vaticano. Me lo sono chiesto e non so
darmi una risposta».
3Ma voi non eravate a conoscenza del ritrovamento?
«Noi
fino a due giorni fa non sapevamo nulla, ma teniamo presente che ad ora
non c’è legame ufficiale tra mia sorella e quei corpi».
4Pensate di avere risposte già questa settimana?
«Noi speriamo di sì, ma è complicato. Ci vorrà qualche giorno per avere gli esiti dell’esame del Dna». E. I.