Corriere 9.11.18
Leggi razziali, misfatto europeo
Le
leggi razziali volute da Benito Mussolini, di cui ricorre in questo
autunno l’ottantesimo anniversario, non possono essere considerate
soltanto una scelta di carattere nazionale. Vanno inserite in un quadro
geopolitico e culturale che vedeva crescere ovunque l’antisemitismo,
accompagnato dal pretestuoso tentativo di trovargli una base scientifica
attraverso teorie pseudobiologiche.
Vi è dunque la necessità di
guardare alle drammatiche vicende del 1938 in una prospettiva
internazionale, come quella che caratterizza il convegno in programma
oggi a Milano (ore 15.30) presso il salone degli Affreschi della Società
Umanitaria (via San Barnaba 48). L’incontro, organizzato
dall’Associazione Romano Canosa per gli studi storici s’intitola Leggi
razziali tra diritto e società.
Sono previste tre relazioni, due
di carattere storico e una rivolta all’attualità. Marie-Anne
Matard-Bonucci metterà a confronto la legislazione razziale del fascismo
con quella adottata più tardi in Francia dal governo collaborazionista
di Vichy. Alessandro Somma si soffermerà su analogie e differenze, in
materia razziale, tra Italia e Terzo Reich. Ferruccio de Bortoli parlerà
di uso e abuso della memoria al tempo dei social network. Coordina il
dibattito Andrea Rapini.