Repubblica 10.10.18
Dopo 500 anni il convento chiude e il priore si sposa
di Giampaolo Visetti
Il
suo convento, dopo quasi 500 anni, ha chiuso. L’ex priore ci ha pensato
per cinque anni e giovedì scorso, festa di San Francesco, ha sposato
Martina. Ieri l’annuncio su Facebook, subito preso d’assalto da amici e
fedeli: centinaia i messaggi d’affetto e di nostalgia.
Fra Dino
Pistore, 49 anni, ha lasciato il saio, ma prima di tutto il segno. Sui
social ha pubblicato una foto: le mani sue e della sposa, intrecciate e
con le fedi in vista, offrono una cosmea viola. «Grazie a tutti – si
legge – proprio a tutti. In questi giorni abbiamo raccolto un bene
immenso, una benedizione dolce da parte di tanti cuori».
A Schio,
nel Vicentino, nessuno dimentica il giorno dell’addio. Era l’8 settembre
del 2013. Dopo cinque secoli il convento dei cappuccini, che teneva
aperta la chiesetta di San Nicolò dal 1536, è rimasto vuoto. Scelta,
sofferta, della diocesi: anche nel Veneto "bianco" i giovani con la
vocazione sono rarità, i seminari chiudono, le parrocchie vengono
assegnate a volontari laici, sacerdoti e frati ormai sono vecchi.
Non
è solo la crisi della Chiesa cattolica. È la fine di un mondo, il
tramonto della civiltà silenziosa che ha costruito l’Europa. Fra Dino
però, assieme al suo popolo delle Valli del Pasubio, aveva cercato di
resistere, protestato, accusato. Inutile opporsi all’indifferenza di
un’evoluzione. L’ultimo giorno, in duomo, aveva chiesto solo di dire due
parole. Si è avvicinato al pulpito e, lentamente, si è tolto il saio. È
rimasto lì in t-shirt e pantaloni corti grigi, i sandali ai piedi: come
San Francesco ad Assisi nel 1200, però al contrario. Molta gente aveva
pianto. Un conto è accettare che il convento secolare che ha
giustificato la città, come tanti altri in tutto l’Occidente, venga
chiuso perché le celle sono deserte.
Tutt’altro vedere il priore
che lascia cadere a terra il saio, saluta commosso e scende per sempre
dall’altare. Anche per chi non crede, è come un pugno e fa male. Fra
Dino, il giorno dopo, era scomparso.
Spiegazione ufficiale:
«Periodo di riflessione al di fuori della vita ecclesiastica per motivi
di carattere personale». Lo ha trascorso a Terzolas, in Trentino, in un
convento di montagna che pure nel frattempo ha chiuso, trasformato in
albergo. La sua provvidenza però gli ha donato l’amore per Martina. Dopo
il sì in municipio, la festa in trattoria, sempre con la gente di
Valli. Adesso fa il giardiniere: fiori diversi, un’altra felicità, ma
quel certo senso per la vita resta lo stesso.