La Stampa 3.7.18
Scuola, il colloquio con i professori è più veloce se paghi 3 euro
di Nicola Pinna
È
lo stesso metodo usato dalle compagnie aeree low cost: chi paga, salta
la fila. E trova persino il posto assegnato. Come in aeroporto, ma in
una scuola pubblica. Nei giorni dei classici colloqui tra genitori e
docenti. Il ticket per scamparsi le lunghe code prima di incontrare i
professori costa tre euro: idea dell’istituto comprensivo di Selargius,
in provincia di Cagliari, dove è attiva una sorta di «eliminacode», che
ha già fatto scoppiare la polemica.
Le proteste dei genitori
Il
dirigente dell’istituto comprensivo di Su Planu, scuole elementari e
medie alla periferia della cittadina del Cagliaritano, considera
l’iniziativa come un servizio di cui far vanto. Innovativo e molto utile
per i genitori. Il debutto c’era stato alla fine dello scorso anno
scolastico, con un sistema di prenotazioni online che era stato
ribattezzato «Colloqui facili». Passata la fase sperimentale, ora il
servizio diventa a pagamento. Ma non è detto che tutti i genitori siano
disposti a pagare per farsi raccontare se i figli si impegnano, studiano
con costanza o hanno preso qualche brutto voto. «Assurdo che ci
chiedano di pagare anche per i colloqui - protesta una mamma -.
Farebbero bene a gestire gli incontri con gli insegnanti in modo che non
si creino code. D’altronde, le file e le attese sono un disservizio e
non è accettabile che pretendano di pagare per eliminarlo». «È un altro
modo per finanziare le attività scolastiche, visti i tagli continui dei
contributi all’istruzione? - chiedo altri genitori -. Se i colloqui si
possono sostituire con appuntamenti a pagamento, evidentemente è anche
possibile eliminare il disagio anche senza chiedere un contributo».
Il
ticket di tre euro vale tutto l’anno: per i colloqui del primo
quadrimestre e anche per quelli del secondo. Proprio come fa una
compagnia aerea: imbarco prioritario, sia per il viaggio di andata, sia
per quello di ritorno. «È soltanto una cifra simbolica, che servirà a
ricompensare il lavoro della società che abbiamo incaricato per svolgere
questo servizio - risponde il vice dirigente dell’istituto comprensivo,
Tore Serra -. I genitori ogni anno si lamentano perché prima di
incontrare i docenti sono costretti ad attendere ore e ore davanti alla
porta e per questo abbiamo pensato di potenziare il servizio che già lo
scorso anno aveva avuto grande successo. Ci sembra una bella idea:
meglio pagare tre euro, che stare in fila ad attendere il proprio turno
il giorno dei colloqui». Niente check-in, c’è l’imbarco prioritario..