venerdì 19 ottobre 2018

La Stampa 19.10.18
Ilaria Cucchi contro Nistri:
“Vuole colpire chi ha parlato”
di Grazia Longo


Soddisfatta dell’incontro con la ministra della Difesa Elisabetta Trenta, delusa da quello con il comandante generale dei carabinieri Giovanni Nistri. Le parole di Ilaria Cucchi sono una chiara accusa: «Ora il generale vuole colpire tutti coloro che hanno parlato». Da lui «mi sarei aspettata non dico le scuse, perché avrebbe potuto essere per lui troppo imbarazzante. Ma non 45 minuti di sproloquio contro Casamassima, Rosati e Tedesco. Come a dire, ho pensato che gli unici tre pubblici ufficiali che hanno deciso di rompere il muro di omertà nel mio processo non sono degni di continuare ad indossare la divisa che io amo e che rispetto».
Polemica smorzata
La ministra Trenta però smorza la polemica: «Ho favorito un incontro perché credo nello Stato e nella giustizia. Ma soprattutto, perché credo nella verità. A tal proposito, il comandante dell’Arma dei carabinieri Nistri non ha portato avanti alcun sproloquio e non ha manifestato nei confronti di nessuno pregiudizi punitivi. Ero presente, se lo avesse fatto sarei intervenuta! Semplicemente, ha rimarcato l’obbligo per tutti i gradi al rispetto delle regole, il che rientra nelle sue prerogative di comandante». Francesco Tedesco è stato sospeso perché accusato di omicidio preterintenzionale. Idem i due colleghi Raffaele D’alessandro e Alessio Di Bernardo da lui indicati come gli autori del pestaggio. La ministra Trenta aggiunge: «Non sto offrendo una mia personale interpretazione dei fatti. Sto raccontando quel che è successo. Se c’è stata un’incomprensione non trapelata durante l’incontro mi spiace, poiché la natura stessa dell’incontro era quella di favorire un confronto aperto e trasparente». Ringrazia inoltre Ilaria «per le parole di stima nei miei riguardi e le rinnovo la mia più profonda vicinanza, confermandole il mio supporto nella ricerca della verità». Ilaria, sorella di Stefano Cucchi morto il 22 ottobre 2009, sette giorni dopo essere stato pestato a sangue in una caserma dei carabinieri dopo l’arresto per spaccio, è rimasta amareggiata dal fatto che «Nistri avrebbe potuto dirmi tante altre cose». Denunciando gli attacchi web subiti, ha inoltre precisato che non ha intenzioni di «fare carriera politica». Ieri intanto è stato sentito in procura il luogotenente Massimiliano Colombo. Il verbale è stato secretato ma pare abbia fatto luce sulla scala gerarchica che ha coperto il pestaggio.