lunedì 22 ottobre 2018

Corriere 22.10.18
La Giordania chiede a Israele le sue terre
di Davide Frattini


Quei dieci chilometri quadrati al confine con Israele servono al re per riguadagnare terreno politico. Abdallah ha dovuto affrontare negli scorsi mesi le proteste dei giordani contro il piano del governo di alzare le tasse e contro le misure di austerità imposte dal Fmi. Chiedere indietro agli israeliani le zone di Baqura (a Nord sul fiume Giordano) e di Ghumar (verso Aqaba) lo aiuta a dimostrare di poter essere duro non solo quando ci sono i dimostranti da disperdere. Che le terre potessero tornare alla Giordania dopo 25 anni sta scritto nelle appendici all’accordo firmato da suo padre Hussein e l’allora premier Rabin. Eppure gli israeliani erano convinti che Abdallah avrebbe prorogato l’intesa sull’affitto. Nelle stesse ore dell’annuncio stavano commemorando l’uccisione del primo ministro, ammazzato nel ‘95 da un fanatico ebreo per aver perseguito la pace con gli arabi. Adesso Netanyahu spera di poter negoziare con il re: è importante per il suo governo che il patto con il regno hashemita non traballi.