La Stampa 24.9.18
Brexit, Corbyn apre al voto bis
“Referendum se lo vuole il partito”
di Alfonso Bianchi
Jeremy Corbyn potrebbe presto essere costretto a sostenere apertamente un secondo referendum sulla Brexit.
Il
leader laburista si è detto pronto ad appoggiare la richiesta di una
consultazione sull’esito dei negoziati tra il governo di Theresa May e
Bruxelles se questa sarà la volontà del Labour, da ieri riunito per la
sua conferenza annuale che durerà fino a mercoledì. Alla Bbc Corbyn ha
affermato di essere «obbligato dalla democrazia del nostro partito» a
rispettare il risultato del voto della conferenza ma specificando che
lui preferirebbe elezioni generali anticipate. Quando a novembre l’esito
dei negoziati sul divorzio sarà portato in Parlamento «lo bocceremo se
non sarà all’altezza dei nostri standard al fine di rimandare il governo
- se sarà ancora in carica - direttamente al tavolo delle trattative». E
se invece dovesse cadere, Corbyn si è detto «pronto» a sfidare
nuovamente May per batterla, «e così al tavolo dei negoziati ci andremmo
direttamente noi».
Mentre i Tory litigano
Il popolare
leader laburista finora sul secondo referendum ha sempre evitato di
prendere una posizione netta, come un po’ su tutta la questione Brexit,
dove ha scelto una sorta di attendismo, lasciando dettare l’agenda delle
discussioni ai conservatori e senza fare praticamente mai proposte
alternative. Se da una parte questa tattica si sta rivelando vincente,
visto che i Tory si stanno scannando da soli in una battaglia interna
che sta logorando il partito, da un’altra sta facendo perdere a Corbyn
un po’ della sua popolarità nella base laburista.
I militanti sono
chiaramente favorevoli alla permanenza nell’Unione europea e secondo un
sondaggio di YouGov tra i membri del partito, se il referendum sulla
Brexit si svolgesse di nuovo oggi circa il 90% degli iscritti voterebbe
per restare. Alla conferenza 100 constituency hanno presentato mozioni
per sostenere una discussione sulla Brexit e la maggior parte di queste
chiede di appoggiare un secondo referendum.
A sostenere la
richiesta anche un pezzo da novanta del Labour, il sindaco di Londra
Sadiq Khan, che non solo proprone un voto sull’esito finale dei
negoziati, ma vuole anche dare ai britannici la possibilità di votare
nuovamente sul Remain. «Il popolo ha deciso, seppur contro la mia
volontà» per la Brexit e ora «riaprire la discussione sarebbe
sbagliato», ha pero tagliato corto Len Mc Cluskey, il leader del
sindacato Unite, uomo molto vicino a Corbyn.