giovedì 28 giugno 2018

Repubblica 28.6.18
No alla detenzione
Legge sulla Shoah perché la Polonia ha fatto retromarcia
di Andrea Tarquini


BERLINO, GERMANIA Criticata dalle comunità ebraiche mondiali e dalla Ue alla fine la Polonia della maggioranza nazionalconservatrice ha deciso per la prima volta un passo indietro. Su richiesta del premier Mateusz Morawiecki, il Sejm, camera bassa del Parlamento, ha apportato una significativa modifica alla recente, contestata legge sull’Olocausto. Quella che punisce e condanna chiunque parli di complicità di cittadini polacchi con l’esecuzione della Shoah da parte degli occupanti nazisti. I legislatori hanno eliminato dalla legge il capitolo che prevedeva persino pene detentive per chiunque parlasse o scrivesse di partecipazione di polacchi all’Olocausto. «La modifica era necessaria», ha detto il premier,«per noi resta imperativo difendere la nostra Storia, ma non possiamo imporlo al mondo con pene detentive».