Repubblica 25.6.18
Stupore all’Eliseo “Ma dov’è finita l’altra Italia?”
di Anais Ginori
PARIGI
È diventata ormai una faccenda personale quella tra Emmanuel Macron e
Matteo Salvini. Lo scontro va in scena da giorni, davanti all’Europa
intera, e non è chiaro come o quando finirà.
«Non accettiamo
lezioni da nessuno», ha detto il presidente francese al suo arrivo a
Bruxelles, ancora una volta alludendo al ministro dell’Interno,
spalleggiato ormai dal vicepremier Luigi Di Maio.
Macron non è
abituato a sottrarsi al conflitto, anzi spesso lo cerca consapevolmente.
Parlare di “lebbra” a proposito degli estremismi antieuropei che
cavalcano le paure non è qualcosa di azzardato per un giovane politico
freddo e calcolatore. Al di là della difesa degli interessi francesi,
l’inquilino dell’Eliseo è convinto che non bisogna concedere nulla al
discorso della Lega, molto simile a quello di Marine Le Pen, per
difendere una certa idea d’Europa. Il duello insomma era atteso.
Quel
che stupisce semmai all’Eliseo è l’assenza di un’opposizione forte in
Italia, che sia capace di difendere quegli stessi valori europei. «La
Lega e i 5 Stelle hanno vinto le elezioni e quindi è normale che abbiano
un seguito popolare», osservano nell’entourage del presidente. La
domanda semmai è un’altra: «Dov’è la voce dell’altra Italia?».
Accusato
di essere «ipocrita», «egoista» o di «bere troppo champagne», Macron
non ha trovato quasi nessuna sponda nel nostro Paese. Per il leader
francese è quasi la conferma di quel “contagio” rapido e inarrestabile
che ha denunciato. Macron, che ha fatto una tesi di dottorato su
Macchiavelli, ha letto Italo Svevo e ama la nostra cultura, non ha perso
occasione in passato di ricordare la sua passione per il nostro Paese.
La salvinizzazione dell’Italia è osservata con preoccupazione
dall’Eliseo. Difficile però trovare qualche segno di convergenza con
altri interlocutori politici italiani.
Durante gli attacchi
quotidiani di Salvini, non si è sentita una difesa da parte di Matteo
Renzi, che pure ha incontrato qualche giorno fa il leader di En Marche
Christophe Castaner per futuribili e non ancora chiare alleanze. Tace
imbarazzato il Pd. Altre voci di europeisti italiani nello scontro
frontale tra Salvini e Macron, non pervenute. Tutte cose notate
all’Eliseo. Macron arriva domani a Roma per incontrare il Papa. La
visita in Vaticano non sarà accompagnata da un incontro bilaterale con
Giuseppe Conte. I rapporti diplomatici tra i due Paesi sono ai minimi.
Il leader francese incontrerà i rappresentanti di Sant’Egidio, forse
l’immagine dell’“altra Italia” a cui vuole rivolgersi l’Eliseo, meno
rumorosa di quella al potere ma non per questo inesistente.