La Stampa 23.6.18
Consiglio d’Europa: “La magistratura non è più indipendente”
di Monica Perosino
Il
principale organo europeo per i diritti umani e la democrazia ha
ammonito Varsavia per l’ormai avanzata erosione dell’indipendenza della
magistratura. Il Consiglio d’Europa sostiene che l’indipendenza
giudiziaria è una condizione essenziale per combattere la corruzione
perché «i giudici devono essere in grado di prendere decisioni prive di
influenza indebita reale o potenziale, anche da altri rami dello Stato».
Tutta colpa delle leggi volute dal partito di Jarosław Kaczyński,
Diritto e giustiza (PiS) che da quando ha preso il potere nel 2015, ha
assunto il controllo diretto dei pubblici ministeri e dell’organo
giudiziario che nomina, promuove e disciplina i giudici, nonché il
potere di licenziare e nominare i presidenti delle Corti di giustizia,
che esercitano un notevole potere nel sistema polacco. Non solo, il 3
luglio entrerà in vigore una controversa legge sulla Corte suprema che
costringe alla pensione anticipata il 40% dei suoi giudici.
Il rapporto Greco
«I
cambiamenti introdotti tra il 2016 e 2018 alle leggi sulla giustizia
consentono al parlamento e all’esecutivo di influenzare in modo grave il
lavoro dei giudici indebolendo quindi pesantemente l’indipendenza della
magistratura». È quanto rileva il Greco, organo anti-corruzione del
Consiglio d’Europa, nel suo rapporto sulla Polonia basato sull’analisi
della legislazione vigente, informazioni fornite dalle autorità e il
materiale raccolto durante la visita condotta il 15 e 16 maggio scorso.
«L’indipendenza
della magistratura è un prerequisito essenziale per una lotta efficace
contro la corruzione e uno dei pilastri dello Stato di diritto»
evidenzia il Greco, che come prima misura urgente domanda alla Polonia
di «non applicare le nuove norme sull’età pensionabile ai giudici che
ora siedono alla Corte Suprema». Il Greco «critica duramente» questa
misura che se implementata porterà alla fine del mandato di quasi il 40%
dei giudici della Corte Suprema il 3 luglio. «Faccio appello alle
autorità polacche perché diano seguito rapidamente alle raccomandazioni
di Greco. Questo è nell’interesse della Polonia, dei suoi cittadini, e
dell’Europa nel suo insieme» ha dichiara il presidente di Greco, Marin
Mrcela. Anche l’Unione europea ha minacciato di privare la Polonia dei
suoi diritti di voto in Europa, ma Varsavia è protetta dall’alleanza con
l’Ungheria che non voterà mai contro l’alleata.